Si ride, e tanto, ma si riflette anche sulla condizione umana in E se domani…, il nuovo spettacolo di Giorgio Panariello in scena fino al 21 ottobre al Brancaccio a Roma e poi, dopo le 40 date in programma fino a dicembre, in tour anche nel 2026.
Catapultato nel 2045 da una fantomatica società che studia i viaggi nel futuro ma di ritorno ai giorni nostri per un errore tecnologico, ecco Panariello portare a conoscenza il pubblico di quello che sarà il mondo a venire tra monologhi, riflessioni, aneddoti e battute di nuovi (un complottista che vede minacce anche nei fantasmini spaiati nel post lavatrice) e vecchi personaggi alle prese con nuove dimensioni (in scena Mario il bagnino che arriva in bici dalle stelle come un novello ET e ha aperto un bagno sulla Luna, Pio Bove che ha aperto un’insetteria, serve signore accompagnate da robot e rimpiange la vecchia mortadella, Merigo ubriaco fradicio che chiede aiuto all’I.A. per ritrovare i codici di accesso alla sua abitazione, Renato Zero truffato su Marte, la signora Italia alle prese con le nuove messe tecnologiche e l’irresistibile Silvano detto il Vàia che nel bis dichiara di preferire il divano orizzontale ai boschi verticali delle nuove case).
Tra droni e sperma di squalo (Il problema sarà trovarlo…), cloud e percentuali di astensionismo all’87%, sesso virtuale (che nostalgia il confronto con gli oggetti a luci rosse degli anni ’70 tra i quali spunta Gigi il vibratore) e attori in digitale (con Panariello novello protagonista in video in Titanic e ne Il Gladiatore), canzoni riadattate (la hit di Mia Martini, eseguita da Panariello con un drone al piano, diventa Almeno tu nel metaverso) e sfoghi canini (con un collare tecnologico potremo capire i pensieri dei nostri amati pelosi e un pastore maremmano di 60 kg. chiamato Fiocco dice la sua…).
Per scoprire che il futuro non è quello che troveremo ma quello che porteremo con noi. A sottolineare la natura anche nostalgica, malinconica e poetica, di uno spettacolo che dimostra ancora una volta come la dimensione teatrale sia quella nella quale il talento poliedrico di Panariello si esprime al meglio.
Mi ero stancato di essere definito un bloomer dice l’attore che riceve la stampa dopo la prima romana e ho deciso di capire come vanno le cose nel mondo tecnologico. Verso il futuro che racconto non ho comunque sensazioni negative ma sono ottimista. Per citare il Pierangelo Bertoli di A muso duro sono con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro….
Il mio non è comunque un racconto di fantascienza ma si basa su situazioni reali e oggettive specifica Panariello non volevo mettermi a fare il professorino che sale in cattedra ma credo che questo sia anche il mio testo più politico nel senso che metto in scena un punto di vista ben preciso anche se non ho mai fatto accuse o parteggiato per nessuno dal mio palco. Sono a favore di una crescita collettiva piuttosto che di una destra o una sinistra che gareggino come in un campionato da vincere o perdere per un goal in più o in meno.
Panariello, che del futuro teme soprattutto l’isolamento dovuto alla mancanza di incontri in carne ed ossa, parla poi del politicamente corretto che rischia di appiattire la comicità.
E’ una spada di Damocle, bisogna essere attenti a tutto oggi o rischi di essere investito sui social da tempeste mediatiche che ti inchiodano pur senza essere colpevole. Non sono uno stand up comedian e mi ritengo un comico responsabile ma anch’io a Tale e quale in tv ho rischiato grosso. In una puntata Barbara Cola imitava Anastacia e gli ho detto per scherzare se le poppe erano le sue o se le era rifatte. Non sapevo che Anastacia aveva un tumore al seno e così ho dovuto scusarmi e cospargermi il capo di cenere il giorno dopo.
Panariello, che sogna di interpretare un altro Molière sulle scene dopo Il borghese gentiluomo del 2003 dichiara infine il suo amore smisurato per il teatro.
E’ la mia casa e la mia vita e non potrei fare a meno delle emozioni che mi regala la mezz’ora di attesa prima dell’apertura del sipario ogni sera unita alle risate e agli applausi di chi paga un biglietto per venire a vederti.
I biglietti per le date del tour saranno disponibili da oggi in prevendita su Ticketone e nei punti vendita abituali.
Per info: www.friendsandpartners.it