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giovedì 10 aprile 2014
di Cristina Giovannini
NOAH
Kolossal biblico amplificato dal 3D, firmato Darren Aronofsky, che non delude le aspettative
Una storia di coraggio, sacrificio, redenzione e fede incrollabile: la figura biblica e misteriosa di Noè, l’epopea del Diluvio universale e dell’Arca dopo millenni mantengono inalterati il loro fascino. Darren Aronofsky (Il cigno nero, The Wrestler) regista visionario e di grande talento porta sullo schermo, per la prima volta nella storia del cinema, la straordinaria vicenda di questo uomo
Una storia di coraggio, sacrificio, redenzione e fede incrollabile: la figura biblica e misteriosa di Noè, l’epopea del Diluvio universale e dell’Arca dopo millenni mantengono inalterati il loro fascino.
Darren Aronofsky (Il cigno nero, The Wrestler) regista visionario e di grande talento, porta sullo schermo, per la prima volta nella storia del cinema, la straordinaria vicenda di questo uomo nella sua interezza. Una vera sfida supportata da un’accurato studio dei testi antichi come i rotoli del Mar Morto, il Libro di Enoc e numerose fonti storiche, che ha dato vita a un film ambizioso, curato nei dettagli e di grande impatto visivo grazie all’uso sapiente e misurato del 3D.
Un prodotto di puro “entertainment” che non deluderà.

L’interesse del regista per Noè risale al periodo della sua adolescenza, avendo scritto a scuola un racconto poi premiato, ed è continuato nel corso degli anni fino ad immaginarne una trasposizione cinematografica in grande stile sfruttando le innovative tecniche cinematografiche attuali.
In realtà l’intera storia di Noè e dell’Arca occupa poche pagine nel Libro della Genesi; attenendosi strettamente a ciò che è tramandato dalla Sacre Scritture, Aronofsky si è concentrato molto sul lato umano della figura di Noè dipingendone un ritratto realista e moderno: un uomo imperfetto testimonianza vivente della grandezza della Fede e costretto a fronteggiare la profondità del Male.

Ma Noè è anche un padre che deve proteggere e salvare la sua famiglia facendo però, in primis, la volontà di Dio; la sua storia va intesa come un grande dramma familiare di cui il regista esplora le fragilità, le speranze e i conflitti interiori nell’ambito degli eventi straordinari che mettono in gioco la loro stessa sopravvivenza.
Un film pieno di sfaccettature dove gli effetti visivi sono sì una componente fondamentale ma non sono mai fini a sé stessi, perché supportati dall’impatto emotivo di una sceneggiatura corposa e dalla presenza scenica di Russell Crowe (premio Oscar per Il Gladiatore) nel ruolo del protagonista.

Una scelta azzeccata (anche se in prima battuta si era pensato a Christian Bale) perché l’attore è perfettamente a suo agio per intensità di interpretazione nei panni dell’eroe biblico prescelto dal Creatore per portare a termine una missione all’apparenza impossibile con risolutezza e perseveranza.
Lo affianca Jennifer Connelly, di nuovo in coppia con Crowe dopo A Beautiful Mind, nei panni della moglie Naameh. In realtà pur non essendo citata nella Bibbia regista e sceneggiatore hanno voluto approfondire la sua figura e darle la giusta rilevanza nell’ambito della vicenda: una donna di grande forza d’animo che cerca di tenere unita la famiglia di fronte a tutte le avversità.

Anche il personaggio di Tubal-Cain (l’attore inglese Ray Winstone), discendente di Caino e nemesi perfetta di Noè, seppur menzionato nel Libro della Genesi non fa parte della storia, ma la sua presenza nella sceneggiatura rappresenta l’incarnazione della malvagità umana.
Nel cast anche Anthony Hopkins, brillante e al contempo malizioso, nel ruolo del nonno e patriarca Matusalemme e i giovani Logan Lerman (Cam), Douglas Booth (Sem) ed Emma Watson (Ila) la Hermione Granger di Harry Potter.
Nelle sale dal 10 aprile distribuito da Universal Pictures

NOTE
:
Il film è stato girato in Islanda che fa da sfondo alla vicenda con i suoi paesaggi scuri di pietra lavica.
L’Arca, così come descritta nella Bibbia, ha forma rettangolare non di nave; per costruirla ci sono voluti 5 mesi e un team di centinaia di maestranze.
Gli animali che entrano nell’Arca sono frutto di un mix di magia digitale e riproduzioni: ciò ha reso la sequenza più spettacolare.


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http://www.universalpictures.it

 
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