E’ morto a Tokyo dopo una lunga degenza in ospedale Nagisa Oshima, uno dei piu’ audaci registi giapponesi, esponente di spicco della cosiddetta ’Onda Nuova’ che negli anni ’60 segno’ una netta evoluzione del cinema nipponico, esplorando le ripercussioni sociali dei valori tradizionali della cultura del Sol Levante. Aveva 82 anni
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A provocare il decesso sarebbe stata una infezione polmonare acuta. "Era ricoverato dall’anno scorso, ed e’ spirato quietamente", ha riferito il figlio minore, Arata. Nato nel 1932 a Kyoto, laureatosi dopo l’ultimo conflitto in Diritto e Scienze Politiche all’Universita’ locale, Oshima si dedico’ subito alle sue vere passioni, la sceneggiatura e il teatro. Militante di estrema sinistra della prima ora, passo’ quindi al cinema a partire dal 1959 con una serie di film intrisi di temi politici. Tra le sue tante pellicole, due titoli su tutti: il discusso L’impero dei sensi (1976), opera erotica che fece scalpore per le scene di sesso non simulate, e l’acclamato Furyo (1983), manifesto anti-militarista ambientato nel corso della II Guerra Mondiale e con un protagonista occidentale, il musicista rock David Bowie. L’ultima volta in cui si mise dietro la macchina da presa fu nel 1999, con Tabu’-Gohatto. (Fonte Agi)
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