Niente più divieto ai 18 per il cartoon di Leconte
Alla fine il buonsenso ha prevalso. E dire che Sandro Parenzo (Videa) aveva ventilato l’ipotesi di distribuire il film solo in home video, rinunciando così all’uscita natalizia, a causa del divieto ai minori di 18 anni che alla fine è stato revocato. Via libera quindi al lungometraggio animato di Patrice Leconte
Il divieto ai minori di 18 anni è stato quindi revocato nel giro di poche ore, ma la decisione ha comunque sollevato un vespaio di polemiche, sia da parte della distribuzione che dei cinefili. La scure del censore si sarebbe abbattuta sul delizioso cartoon con la questa motivazione: "Il tema del suicidio è trattato con estrema leggerezza e facilità di esecuzione, come se fosse un atto ordinario o un servizio da vendere al dettaglio creando il pericolo concreto di atti emulativi da parte di un pubblico più giovane, quali gli adolescenti che attraversano un’età critica. La rappresentazione sotto forma di cartone animato costituisce un veicolo che agevola nel pubblico più giovane la penetrazione di tale messaggio pericoloso". Si commenta da solo.