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venerdì 2 dicembre 2022
di Redazione
Mafia: il Mondo Parallelo
Al Parco della Musica di Roma va in scena il teatro danza contro le mafie
Sabato 10 dicembre a Roma debutta il musical MAFIA: IL MONDO PARALLELO. Lo spettacolo dalla drammaturgia originale è ideato, coreografato e diretto da Valeria Vallone, la coreografa delle emozioni impegnata nel Sociale e nelle Sperimentazioni del Teatro Danza e dei linguaggi trasversali che attraversano l’arte nell’idea wagneriana del termine e che hanno come proposito fondamentale IL SENSO.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la DIA (Direzione Investigativa Antimafia) e l’Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza, la Legalità e la Lotta alla Corruzione della Regione Lazio, con il patrocinio della Fondazione Falcone, con il Sostegno Morale della Federazione Italiana Unesco ed il Sostegno di CGIL Roma e Lazio.

Lo spettacolo si propone come strumento sociale divulgativo informativo utilizzabile come veicolo mediatico di sensibilizzazione di massa sul tema ancora attuale della MAFIA nell’anniversario dei trent’anni della nascita della stessa DIA.
Lo spettacolo non vuole essere la risposta, ma un punto di partenza per la formulazione di nuove domande che possano stimolare la popolazione tutta ad assumere consapevolezza e, perché no, a compiere azioni in grado di divellere le propaggini mafiose.

La direzione musicale è di Luca Velletri, anche performer sul palco con l’attrice Clara Galante, attrice, cantante, compositrice musicale che sarà in scena nel ruolo di grido intimo per vivere attraverso la voce, il corpo, l’anima, le atrocità di un mondo troppo spesso poco denunciato.
In scena insieme a 14 danzatori provenienti da tutta Italia, la partecipazione di Ciro Clarizio (voce di Pinocchio – Netflix) e Marco De Paola (scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma). Presenta l’evento l’attore de Il paradiso delle Signore Emanuel Caserio con la partecipazione alla serata dell’Etoile Internazionale Eleonora Abbagnato, emblema della Danza nel mondo e veicolo per gridare sempre più forte No alla mafia, .

La forza dell’arte nel veicolare messaggi sociali importanti e arrivare al vasto pubblico in maniera chiara e diretta porta un messaggio di forza e speranza: NO ALLA MAFIA, "DOVE C’È MAFIA NON C’È FUTURO", come afferma l’attuale Direttore della Dia.
Attraverso un linguaggio emozionale lo spettacolo porta in scena un viaggio trasversale all’interno dei turbamenti di chi è coinvolto nella vita di mafia, dalla la storia disperata di Giuseppe Di Matteo, il bambino con la passione per i cavalli, figlio di un pentito, ucciso con l’acido dopo 779 giorni di prigionia, al Maxiprocesso, alla strage di Capaci e alla costituzione della DIA

Poliziotti, Magistrati, Mafiosi, Pentiti, Politici, Vittime e il Popolo...le loro Voci dettano la bufera di emozioni feroci e violente che agitano il mondo parallelo che si intreccia e talvolta si confonde con il mondo reale.
Il senso di giustizia e talvolta d’impotenza dei magistrati e dei poliziotti, il delirio d’onnipotenza e la violenza senza limiti dei mafiosi, le grida delle vittime molto spesso innocenti, l’omertà, e al tempo stesso anche la voglia di sostenere lo Stato del Popolo, i lenzuoli bianchi, la corruzione politica della prima fase, il conflitto interiore dei Pentiti.
Voci, suoni, parole che si intrecciano per mostrare da “CAPACI” in poi, quanto è stato fatto, quanto è stato costruito, dalle mega operazioni di confisca e sequestri, alla cattura dei latitanti, ai pentiti, come sono cambiate le nostre vite e quanto ancora c’è da fare.

La regista e coreografa Vallone ha scritto una drammaturgia originale, attingendo da fonti informative e letterarie, quali Il cavaliere bianco di Marco Mancassola (estratto da ‘Non saremo confusi per sempre’), il libro Francesca di Felice Cavallaro, i pannelli della mostra allestita per celebrare i trent’anni di attività di contrasto alle mafie condotte dalla DIA e la collaborazione con Luigi Mantuano - filosofo, saggista, critico letterario, autore per Rai Educational.
Le organizzazioni criminali sfruttano i territori, le loro economie, l’ambiente, condannando la popolazione ad una vita di minacce, violenza e paura. «Importante è che insieme alla paura ci sia il coraggio» - diceva Paolo Borsellino

Solo l’informazione e la conoscenza, coadiuvate da un diffuso senso civico, possono combattere un’organizzazione così subdola, facendo cadere le maschere dietro cui si nasconde e attraverso cui ha turbato, e turba, chi la contrasta ogni giorno: «Ma com’è fatta questa vita di incroci, sovrapposizioni, personaggi in lotta? È realtà o teatro? Tutti recitiamo? E io ho diritto di mettere a rischio la vita di chi amo, di Francesca?» - le parole di Giovanni Falcone nel libro Francesca di Cavallaro. Interrogativi a cui non si può rispondere, ma che devono fungere da esempio per poter sognare un futuro libero dalla mafia.

Sabato 10 dicembre 2022
h 21.00 Sala Petrassi
Auditorium Parco della Musica di Roma
Mafia: il Mondo Parallelo
 
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