Sabato 10 dicembre a
Roma debutta il musical
MAFIA: IL MONDO PARALLELO. Lo spettacolo dalla drammaturgia originale è ideato, coreografato e diretto da
Valeria Vallone, la
coreografa delle emozioni impegnata nel
Sociale e nelle Sperimentazioni del Teatro Danza e dei linguaggi trasversali che attraversano l’arte nell’idea wagneriana del termine e che hanno come proposito fondamentale
IL SENSO.
L’iniziativa è realizzata
in collaborazione con la DIA (
Direzione Investigativa Antimafia) e l’
Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza, la Legalità e la Lotta alla Corruzione della
Regione Lazio, con il patrocinio della
Fondazione Falcone, con il Sostegno Morale della
Federazione Italiana Unesco ed il Sostegno di
CGIL Roma e
Lazio.
Lo spettacolo si propone come strumento sociale divulgativo informativo utilizzabile come veicolo mediatico di sensibilizzazione di massa sul tema ancora attuale della MAFIA nell’anniversario dei trent’anni della nascita della stessa DIA.
Lo spettacolo non vuole essere la risposta, ma un punto di partenza per la formulazione di nuove domande che possano stimolare la popolazione tutta ad assumere consapevolezza e, perché no, a compiere azioni in grado di divellere le propaggini mafiose.
La direzione musicale è di Luca Velletri, anche performer sul palco con l’attrice Clara Galante, attrice, cantante, compositrice musicale che sarà in scena nel ruolo di grido intimo per vivere attraverso la voce, il corpo, l’anima, le atrocità di un mondo troppo spesso poco denunciato.
In scena insieme a 14 danzatori provenienti da tutta Italia, la partecipazione di Ciro Clarizio (voce di Pinocchio – Netflix) e Marco De Paola (scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma). Presenta l’evento l’attore de Il paradiso delle Signore Emanuel Caserio con la partecipazione alla serata dell’Etoile Internazionale Eleonora Abbagnato, emblema della Danza nel mondo e veicolo per gridare sempre più forte No alla mafia, .
La forza dell’arte nel veicolare messaggi sociali importanti e arrivare al vasto pubblico in maniera chiara e diretta porta un messaggio di forza e speranza:
NO ALLA MAFIA, "DOVE C’È MAFIA NON C’È FUTURO", come afferma l’attuale
Direttore della Dia.
Attraverso un linguaggio emozionale lo spettacolo porta in scena un viaggio trasversale all’interno dei turbamenti di chi è coinvolto nella vita di mafia, dalla la storia disperata di
Giuseppe Di Matteo, il bambino con la passione per i cavalli, figlio di un pentito, ucciso con l’acido dopo 779 giorni di prigionia, al Maxiprocesso, alla
strage di Capaci e alla costituzione della
DIAPoliziotti, Magistrati, Mafiosi, Pentiti, Politici, Vittime e il Popolo...le loro Voci dettano la bufera di emozioni feroci e violente che agitano il mondo parallelo che si intreccia e talvolta si confonde con il mondo reale.
Il senso di giustizia e talvolta d’impotenza dei magistrati e dei poliziotti, il delirio d’onnipotenza e la violenza senza limiti dei mafiosi, le grida delle vittime molto spesso innocenti,
l’omertà, e al tempo stesso anche la voglia di sostenere lo Stato del Popolo, i lenzuoli bianchi, la corruzione politica della prima fase, il conflitto interiore dei Pentiti.
Voci, suoni, parole che si intrecciano per mostrare da “
CAPACI” in poi, quanto è stato fatto, quanto è stato costruito, dalle mega operazioni di confisca e sequestri, alla cattura dei latitanti, ai pentiti, come sono cambiate le nostre vite e quanto ancora c’è da fare.
La regista e coreografa
Vallone ha scritto una drammaturgia originale, attingendo da fonti informative e letterarie, quali
Il cavaliere bianco di
Marco Mancassola (estratto da ‘Non saremo confusi per sempre’), il libro
Francesca di
Felice Cavallaro, i pannelli della mostra allestita per celebrare i trent’anni di attività di contrasto alle mafie condotte dalla
DIA e la collaborazione con
Luigi Mantuano - filosofo, saggista, critico letterario, autore per
Rai Educational.
Le organizzazioni criminali sfruttano i territori, le loro economie, l’ambiente, condannando la popolazione ad una vita di minacce, violenza e paura. «
Importante è che insieme alla paura ci sia il coraggio» - diceva
Paolo BorsellinoSolo l’informazione e la conoscenza, coadiuvate da un diffuso senso civico, possono combattere un’organizzazione così subdola, facendo cadere le maschere dietro cui si nasconde e attraverso cui ha turbato, e turba, chi la contrasta ogni giorno: «Ma com’è fatta questa vita di incroci, sovrapposizioni, personaggi in lotta? È realtà o teatro? Tutti recitiamo? E io ho diritto di mettere a rischio la vita di chi amo, di Francesca?» - le parole di Giovanni Falcone nel libro Francesca di Cavallaro. Interrogativi a cui non si può rispondere, ma che devono fungere da esempio per poter sognare un futuro libero dalla mafia.
Sabato 10 dicembre 2022
h 21.00 Sala Petrassi
Auditorium Parco della Musica di Roma
Mafia: il Mondo
Parallelo