Le Iene Pio e Amedeo (Pio D’Antini, Amedeo Greco), nuova coppia comica scoperta con la rubrica Gli Ultras dei Vip, tre milioni di euro per un set di cinque settimane tra Puglia, Roma e Amsterdam, una somma di gag, sketch e siparietti con tanto di finale canoro e danzereccio sulle note dei Modà ed ecco confezionato l’ennesimo lungometraggio di comici a precipizio dalla tv. Ecco ’ Pio & Amedeo. Amici come noi’, da giovedì in sala in invasione da 430 copie.
Volete sapere come è nato tutto questo? E’ presto detto: “A Valsecchi erano rimasti un po’ di soldi dal set di Checco Zalone e ci ha chiesto di usarli e non sprecarli ed eccoci qua in questa storia di un matrimonio che deve farsi ma poi non si fa perchè la reputazione di uno dei due è rovinata, allora i due partono verso Roma e Amsterdam ma poi ritornano a Foggia, insomma è una specie di film itinerante ma è soprattutto una storia di amicizia, che se è vera non si rompe mai”.
Così scherzano i due comici, mentre accanto a loro Alessandra Mastronardi, che qui è la promessa sposa della situazione, racconta: “Quando io cercavo di dire la mia,loro mi stupivano perchè avevano idee precise. Non avevo mai fatto una commedia e volevo provare a giocare insieme a loro. L’atmosfera sul set era goliardica e tu non ti rendevi conto di stare a lavorare, ed è stato perciò molto facile e anche sorprendente. Da un lato, ma dall’altro è stato un continuo improvvisare. Non avevo mai fatto una commedia e volevo provare a giocare insieme a loro. E’ chiaro che poi tutto era sopra le righe e al limite del surreale. Ma lo è consapevolmente e volutamente, così come è chiaro che anche il mio personaggio è senza sfaccettature, molto molto semplice”.
Ma anche Checco dei Modà ha improvvisato? “No lui ha accettato di ridicolizzarsi per farci un favore, si è vestito da prete per noi, in ricordo dei tempi passati quando nessuno se lo filava ancora”. E, detto ciò, ci tengono a mandare un messaggio a Paolo Sorrentino: “Al di là degli scherzi, se ci vuoi nel sequel de La grande bellezza siamo pronti”. La risposta è ignota.
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