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lunedì 20 maggio 2019
di Silvia Di Paola
John Wick 3 Parabellum
Parla Keanu Reeves: "Prepararsi a questo film è stata dura, ma mi piace così"
Motociclette e cavalli con cui fuggire per le vie di New York,  cani in lotta, ma anche deserti e voli da grattacieli,oltre ad armi. Che sembrano non finire mai. E allora rieccolo,il più forte e feroce di tutti ma solo per  sopravvivere, faccia bella e impassibile, cravatta, giacca, cane nero immancabile al seguito, un corpo che è un’arma letale, al secolo John Wick. Diretto da Chad Stahelski, regista anche del secondo episodio, John Wick 3, Parabellum (in sala il 16 giugno) e il protagonista Keanu Reeves ce lo racconta cosi.

Com’è stato riprendere il ruolo di John Wick per la terza volta?
È stata dura,lo ammetto. Poiché la trama in continua espansione del film porta il pubblico più in profondità nelle origini di John Wick, la storia richiede un Wick ancora più evoluto tecnicamente. Devo dire che il film è stato il più grande test fisico della mia carriera. La visione di questo capitolo era così ambiziosa che ho iniziato a prepararmi fisicamente quattro mesi prima. Ci sono così tanti tipi diversi di sequenze d’azione,oltre a stili più numerosi di arti marziali e più armi da fuoco, ma anche motociclette, cavalli e cani, quindi l’allenamento è stato molto intenso. Ma onestamente, lo adoro. Amo questo personaggio e amo l’universo di John Wick che abbiamo creato

E’ stato, questa volta, più faticoso?
Diciamo che alla mia età l’allenamento non diventa di certo più facile, ma la mia determinazione a tirare fuori il meglio di Wick era più alta che mai. A volte pensavo che l’allenamento per questo film fosse troppo duro a causa della mia età, ma poi ho realizzato che sarebbe stato difficile anche se non avessi avuto 54 anni, proprio perché c’è così tanta azione in Parabellum. È impegnativo, ma mi piace così

Ma, secondo lei, quali sono le caratteristiche di John Wick che hanno colpito il pubblico?
Credo che sia quell’irresistibile mix di risolutezza letale, fascino umoristico, fiera fisicità e la grazia soave del personaggio. Sì, penso che tutto ciò abbia suscitato nel pubblico un fascino irresistibile nei confronti di quest’uomo pacatamente letale, un uomo che vuole semplicemente vivere in pace con il suo cane dopo la perdita della sua amata moglie Helen. Anche se in Parabellum le cose sono cambiate, e la speranza di John Wick di trovare un attimo di sollievo, per non parlare della pace, non è mai sembrata più improbabile. Il personaggio, che una volta perseguitava ostinatamente la vendetta, ora è la preda, e sopravvive unicamente grazie alla memoria della defunta moglie”

Quali saranno in questo capitolo le nuove sfide di John?
Qui vedrete il mio personaggio lottare contro se stesso tanto quanto il mondo intero. C’è una battaglia di cui John sta diventando più consapevole, una battaglia tra due parti di se stesso che chiamo John e John Wick. John è il ragazzo che vuole essere lasciato in pace, che cerca una vita tranquilla in cui ricordare sua moglie. Ma, per farlo,deve coinvolgere il lato di se stesso che è John Wick, il lato che sa come combattere fino alla morte. John Wick è l’unico che può aiutare John a sopravvivere

E come ha lavorato con la nuova arrivata Halle Berry?
Halle si è impegnata al 100%. Non solo ha trascorso mesi ad allenarsi nelle arti marziali e nell’addestramento delle armi, ma anche con i cani, dato che nel film la vedrete con coppia di Pastori Belga. È arrivata al punto che i cani la seguivano come se fosse la loro addestratrice, i che è sorprendente. Si è superata in tutti i modi. È stato molto divertente per me poter lavorare con lei e farla diventare una partner così forte nell’azione”

Ma c’è anche un’altra new entry che ha un ruolo importante, Anjelica Huston.
È stato fantastico avere la possibilità di lavorare con Anjelica per la prima volta. Le scene con il suo personaggio sono tra le più drammatiche del film, sono radicate nel passato di John Wick ma sono davvero molto interessanti. Lei porta una grandissima profondità a tutte quelle scene”

In questo capitolo l’azione si sposta in parte in Marocco. Come sono state le riprese in Africa?
Sono rimasto davvero molto colpito dagli infiniti orizzonti del Sahara. Non ero mai stato lì prima, è un posto magico e incredibile. Certo camminare su quelle dune di sabbia con l’abito scuro di John Wick ha sicuramente portato le sue sfide, ma quelle scene sono risultate incredibili da vedere sullo schermo”

Dall’agente federale Johnny Utah in Point Break, a Speed, allo sci-fi Matrix e poi a John Wick. Come si è rapportato dall’inizio a John Wick?
Nel momento in cui ho assunto il ruolo di John Wick, ho cercato di trovare il mio modo personale di approcciarmi a un eroe action, ovvero mantenendo aperto il senso del mistero ma portando nel contempo anche un senso di forte umanità in un uomo che è come una macchina di precisione quando viene attaccato. Per me l’azione è sempre stata quella connessione tra il pubblico e il personaggio. Se c’è quella connessione, l’azione ha un impatto emotivo pazzesco e il pubblico riesce a sentire la posta in gioco e tutto quel brivido”

E per lei invece in cosa consiste il brivido?
Per me il brivido è vedere tutta la gioia che il pubblico prova nel vedere John sopravvivere a ogni possibile, e impossibile, attacco. L’opportunità di continuare a raccontare questa storia e il sostegno della devozione della troupe, anche quello per me è un brivido. Mi auguro che le persone possano provare tanta eccitazione nel guardare questo film quanta io ne abbia provata nel farlo”

 
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