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domenica 22 aprile 2012
di Silvia Di Paola
SCARLETT JOHANSSON SUPER SPIA
L’attrice a Roma per la presentazione di "The Avengers" in cui recita nei panni della Vedova Nera
Tutti i supereroi (targati Marvel) per salvare il mondo. Anzi la pace del mondo contro un pericolo che neppure l’onnipotente mix di Cia e FBI, lo S.H.I.E.L.D., può combattere. Se non con l’aiuto dei nostri super. Geneticamente modificati come Iron Man , Hulk, Thor e Capitan America o superaddestrati come Hawkeye che con arco e frecce può far tutto oppure come Natasha Romanova, per tutti Vedova Nera, cresciuta in Russia durante la Guerra Fredda, addestrata per diventare la rivale di Captain America, e per riuscire a tenere testa ad esseri sovrumani

Tutti i supereroi (targati Marvel) per salvare il mondo. Anzi la pace del mondo contro un pericolo che neppure l’onnipotente mix di Cia e FBI,  lo S.H.I.E.L.D., può combattere. Se non con l’aiuto dei nostri super eroi. Geneticamente modificati come Iron Man, Hulk, Thor o Capitan America o superaddestrati come Hawkeye che con arco e frecce può far tutto oppure come Natasha Romanova, per tutti Vedova Nera, cresciuta in Russia durante la Guerra Fredda, addestrata per diventare la rivale di Captain America, e per riuscire a tenere testa ad esseri sovrumani, mutanti e mostri, nonostante non disponga di superpoteri, distinguendosi in questo da quelli che diventeranno i suoi alleati supereroi quando passerà dalla parte della barricata americana.

Non un supereroe ma una super spia e, dunque, molto diversa dagli eroi tradizionali dei fumetti. Di lei non si ha quasi nessun perché: non si sa perché ha scelto la sua vita, si sa solo che è una donna pericolosa ed imperscrutabile. E lei ha la faccia di Scarlett Johansson in questo attesissimo The Avengers, dal 25 aprile sui nostri schermi e in cui Scarlett in rossa versione recita al fianco di Robert Downey Jr., Chris Evans, Chris Hemsworth e Mark Ruffalo. Ma per lei è stato molto faticoso: per prepararsi al ruolo ha consumato ore di  ginnastica, Muay Thai e kick-boxing, Si è esercitata maneggiando coltelli e pistole di tutti i tipi.

E confessa, "il set è stato comunque una gran fatica, avendo girato il film in Messico, sul set c’era così caldo che sembrava di essere in una miniera, eravamo circondati da enormi ventilatori ma non bastavano ugualmente. Tutti abbiamo cercato di metterci a nostro agio e per quel che mi riguarda ho indossato il mio costume completamente nuda. Costumi che erano piuttosto surreali. E’ stata un’esperienza estrema con il nostro corpo. Inoltre ci sono stati mesi di formazione tra acrobazie e combattimenti ma, alla fine, mi sono piaciuta” .

Meno è piaciuta ai fotografi e ai giornalisti (giustamente) imbestialiti dalle due ore di ritardo dell’incontro stampa e del photocall, tanto che nella sala allestita per l’incontro stampa si è alzato il coro "buffoni, buffoni" e, a quel punto, per cercare di placare le acque, Hemsworth (foto n. 4 e 5, che nel film interpreta Thor) ha gridato "io amo l’Italia". E la Johansson: "Essere qui, ogni volta, è come ritrovare un amante perduto. E la colpa del ritardo è dovuta al fatto che mi hanno perso i bagagli all’aeroporto di Fiumicino".
Come che sia, Scarlett sobriamente vestita confessa che l’idea di lavorare di nuovo con Robert Downey jr l’attirava moltissimo: “Sono grata al regista che ha visto in me un lato da supereroina. Non era una scelta scontata, anzi puntare su di me è stata una scelta decisamente non convenzionale. Spero che i fan dei fumetti apprezzino".

Ma le somiglia in qualcosa la Vedova Nera?

Entrambe abbiamo delle convinzioni forti, siamo toste e vogliamo risultati concreti. E poi entrambe siamo ipersensibili: io però sfrutto questa caratteristica a mio vantaggio, nel lavoro, mentre lei fa la dura, si corazza, nasconde la sua vulnerabilità”.

 

Ma passare dal cinema autoriale ai blockbuster è così facile?

"Ogni film è una cosa a parte, diverso da qualsiasi altro. E non credo che il budget elevato cambi tanto le cose. Certo, in un film di questa portata, con un cast così, ti rendi conto che non sei nella dimensione intima di un film indipendente; ma anche in The Avengers l’importante sono i personaggi. E’ un film che pone una sfida drammatica agli attori e io  credo di essere attratta dalle storie che in un certo senso mi spaventano. Anzi, che mi terrorizzano. Ci dev’essere questo elemento della paura, è l’aspetto della sceneggiatura che mi fa capire che vale la pena combattere per trovare la chiave giusta per interpretarlo. Anche se è chiaro che crescendo, col passare degli anni cerco personaggi che abbiano più sostanza, più materia".

Per Ruffalo, invece, all’inizio era perplessità: “‘The Avengers è un film che si discosta parecchio da ciò che ho fatto in passato,  è un genere che di solito non mi viene proposto. Ero un po’ preoccupato perché la prima volta che ho incontrato Joss per parlare di Hulk, non c’era ancora un copione. Ho pensato molto ad Iron Man, all’interpretazione di Robert Downey Jr. che è uno dei miei attori preferiti. In pratica ha reinventato il genere. Mi ha ispirato a diventare parte di quel mondo”.

Il trailer: www.youtube.com/watch?v=2JEA9XVYi5s

 
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