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giovedì 20 dicembre 2018
di Silvia Di Paola
Julia Roberts, madre coraggio
Una mamma tosta ma amorevole. E’ il ruolo della Roberts nel drammatico "Ben is back"di Peter Hedges
Julia che è un po’ tutte le mamme del mondo. Julia che cerca di salvare suo figlio da se stesso e dalla droga. Julia che cerca di tenere in piedi la sua famiglia. Julia che è pronta a combattere la sua guerra tra spacciatori e relitti umani. Julia Roberts che  vedremo così, tesa ma tenacemente aggrappata alla voglia di amare in Ben is back di Peter Hedges (dal 20 in sala) al fianco dell’astro in ascesa Lucas Hedges in una performance che vi toglierà il fiato. E che lei ci racconta partendo dalla prima volta che ha letto la sceneggiatura.

E’ vero che da quel momento hai insistito per avere Lucas nel ruolo di tuo figlio, Ben. Perché ?
“Ho pensato subito che fosse un ruolo bellissimo per me, e ho pensato, che sarebbe stata una grandissima parte anche per Lucas. Abbiamo dovuto aspettare che lui ci riflettesse sopra. È un ragazzo molto riflessivo, cosa che si nota anche nel suo lavoro. Non è il tipo di attore che pensa: Hey, mio padre ha scritto questo film, naturalmente lo farò io. Oppure: Hey, Julia Roberts mi vuole in questo film, naturalmente lo farò. Era lui che doveva prendere una decisione, perché, in fin dei conti, era lui che poi avrebbe dovuto farlo”.

E quando ha accettato?
Onestamente ero davvero emozionata. È una storia bellissima scritta da Peter Hedges, con una parte incredibile per un ragazzo di 20 anni. Quando avevo incontrato Peter, lui mi aveva subito chiarito che non era certa la presenza di Lucas, che c’erano altri bravissimi attori sui 20 anni adatti per il ruolo, ma che anche lui credeva che Lucas fosse la migliore scelta per questa parte, ma che non voleva metterlo sotto pressione.
 
Tu e Lucas avete una chimica incredibile nel film. I litigi, le battute, l’amore, tutto sembra davvero molto reale. Come  siete arrivati a questo risultato?
Qualcosa può arrivare a esistere solo se ti tocca davvero da vicino. Quando noi due ci siamo incontrati all’inizio, c’era qualcosa che ci univa, che ci metteva in connessione. Mi sono sempre sentita molto a mio agio con Lucas. Non so se è perché assomiglia al quarto figlio che non ho mai avuto, non so cosa sia esattamente. Semplicemente, e con facilità, nel mio cuore, ho trovato un affetto materno naturale e spontaneo nei confronti di Lucas. Come colleghi, penso che il suo modo di recitare sia incredibilmente interessante. Le sue lotte interne... mi immedesimo in lui, ne sono affascinata.

Peter ha detto del personaggio di Holly: "Le sue intenzioni sono eroiche, ma i suoi metodi sono sospetti". Tu cosa pensi di lei?
Wow, che dichiarazione. Non sono completamente d’accordo, e considerato che interpreto quella persona, non dovrei essere d’accordo. Non trovo sospettosa nessuna delle sue azioni. Si trova solo in una posizione poco invidiabile, come persona e come genitore. Penso che in realtà lei non sappia cosa fare. È come quando continui a lanciare qualcosa contro il muro e spetti che si attacchi da sola. In questa situazione, lei pensa che sarà una giornata piuttosto tranquilla col figlio che sta da loro ma invece dovrebbe stare in comunità, un piano piuttosto semplice. Ma, invece, rapidamente tutto si stravolge e va fuori dai binari e lei deve fare ciò che mai avrebbe pensato di fare.

Ma qual è stato il giorno di lavoro più duro? Il più emotivamente difficile?
Ricordo quando stavamo giravamo la scena nella stazione di polizia, quando vado a denunciare che mio figlio mi aveva rubato la macchina. Era un venerdì e questa era l’ultima scena. Era notte fonda, tutti stavano congelando ed erano esausti, la nostra troupe ha lavorato davvero sodo. Mi stavo preparando per questa scena particolarmente emotiva. Abbiamo preparato il set e abbiamo fatto le prove e poi mi sono seduta e ho ripassato la parte. Allora vado dentro e faccio la mia performance. Poi arriva il regista e credo stesse piangendo.Ha detto, "Ok, penso che ce l’abbiamo. Vuoi girarla di nuovo?". Ho detto di no. Erano tutti felici perché pensavamo che ci sarebbero volute altre due ore di riprese, ma ci abbiamo messo pochissimo.

Nel film sia il tuo personaggio che Ben sono davvero bravi a mentire e ingannare le persone. Nella realtà quanto è facile per te mentire?
Molto facile. È quello che facciamo per vivere noi attori. Siamo dei bugiardi professionisti. Per il resto cerco di farlo il meno possibile.

Riesci a capire subito quando i tuoi figli ti raccontano delle bugie?
Sì, non le sanno dire. Me ne accorgo subito fin dal primo sguardo. Ma spesso è anche vero che i genitori fanno domande che non dovrebbero e non vorrebbero fare, domande che richiedono o una dura risposta sincera o, cosa più facile, una menzogna che protegge un po’ tutti. Allora uno dei migliori consigli ai genitori che mi è stato dato e che io stessa darei è di non fate una domanda se non volete la risposta. Se dovessi chiedere: Lucas, dove sei stato notte? Ma io so già dov’era e lui mi risponde con qualcosa di diverso, beh, ora sta a me dire che in realtà stavo mentendo nel chiedertelo, perché conoscevo già la risposta.

Che è anche ciò che fa spesso il suo personaggio?
Sì e mente anche a suo marito tutto il giorno.
Sì è vero, ma per le giuste intenzioni, almeno così lei crede. Il pubblico deciderà.


 
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