Un triangolo amoroso tra due donne mature, amiche di vecchia data e un diciottenne che irrompe nelle loro vite con tutta l’esuberanza della sua età. E’ davvero Qualcosa di nuovo come recita il titolo dell’ultimo film diretto da Cristina Comencini, tratto dalla sua opera teatrale La scena e riadattato per il grande schermo. Protagonista il frizzante duo Cortellesi-Ramazzotti, affiancato dal promettente Eduardo Valdarnini. Lucia e Maria si conoscono da sempre; molto diverse tra loro sono legate da una profonda amicizia. Malgrado i diversi percorsi esistenziali, hanno raggiunto la stessa conclusione: single per scelta.
Maria è una professionista seria, un divorzio alle spalle e due figli da crescere; Lucia è una cantante jazz che dopo numerose delusioni sentimentali non vuole più saperne degli uomini. Rispetto a Maria si pone come una persona saggia e autorevole, chiamata spesso in soccorso dell’amica quando questa si trova in difficoltà. Maria, infatti, passa da un’avventura all’altra: incontri di una sera che finiscono sempre per deluderla. Una mattina Maria, reduce da una sbornia riceve in casa Lucia e le racconta di avere finalmente trovato l’uomo maturo di cui è alla ricerca. In realtà l’uomo maturo è Luca un diciottenne che, anche lui inebetito per il sonno e l’alcool, scambia Lucia per la donna che lo ha rimorchiato la sera prima. Lucia cerca così di allontanare l’ennesimo uomo sbagliato dalla sua amica, ma stavolta le cose non vanno come al solito.
Inizia a conoscere meglio Luca e instaura con lui un rapporto amoroso tanto inaspettato quanto passionale. Maria, invece, cerca di “redimersi” diventando amica e confidente di Luca. Da sempre interessata all’universo femminile e alle sue molteplici sfaccettature, Cristina Comencini con Qualcosa di nuovo focalizza l’attenzione sulle relazioni tra uomini e donne che, in questo caso, esulano dagli schemi precostituiti. Come possono reagire due donne, caratterialmente agli antitesi, di fronte all’arrivo di un giovane che scombussola tutte le loro pseudo certezze e le mette di fronte alle loro fragilità?
Il risultato è una sorta di commedia degli equivoci, dinamica, divertente, ironica quanto basta e soprattutto credibile che non riesce, però, a scrollarsi di dosso l’impianto teatrale malgrado gli sforzi evidenti di renderla più adatta al grande schermo. Mano a mano che la vicenda si snoda, tra molte bugie, battute e dialoghi ben assestati (“Non riesco a stare una settimana senza toccare un uomo” confida Maria; “Ne parli come se fosse un bicchiere di whisky” ribatte Lucia), il gioco dei ruoli tra le due si inverte. Lucia sempre controllata, cede alle avances e si butta a capofitto nella liason amorosa: Maria invece prova a cambiare e diventa una amica e confidente, impara a parlare con un uomo non solo a farci sesso.
E’ come se l’arrivo in scena del giovane metta tutto in discussione, rimescolando le carte in tavola; ma questo incrocio di vite permette ai tre di maturare e di uscirne diversi. Paola Cortellesi è l’algida Lucia, anzi la “spadona” secondo il soprannome datole dall’amica, a cui la regista ritaglia un ruolo di cantante jazz che le consente di esaltare anche le sue doti canore, decisamente superiori rispetto a quelle attoriali. Micaela Ramazzotti è Maria, pazzariella, sopra le righe, insicura, bisognosa d’affetto e di stabilità. Un ruolo perfetto ritagliato per lei, peccato però che sia sempre lo stesso da molti film a questa parte, che non le consente di crescere e rinnovarsi professionalmente.
Comunque le due attrici insieme funzionano bene grazie all’alchimia palpabile tra loro. Bravo anche il giovane Luca alias Eduardo Valdarnini, una felice scoperta, che con la sua freschezza e naturalezza riesce a buttare all’aria i falsi miti delle due donne. Nelle sale dal 13 ottobre distribuito da 01
NOTE: Paola Cortellesi firma anche la sceneggiatura insieme alla Comencini e a Giulia Calenda
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