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giovedì 18 febbraio 2016
di José de Arcangelo
Zootropolis
Avventura e azione per un cartoon ambientato in un’odierna metropoli multietnica
Il nuovo cartoon della Disney fonde tradizione e modernità – di stile e forma – per una piacevole avventura con animali antropomorfi che trova ispirazione nei serial polizieschi televisivi contemporanei che tanta presa hanno sul pubblico di grandi e piccini. Quindi, avventura e tanta azione, personaggi simpaticissimi e azzeccati che rispecchiano la vita sociale e privata di noi umani.
Diretto da Byron Howard (“Rapunzel - L’Intreccio della Torre” e “Bolt”) e Rich Moore (“Ralph Spaccatutto” e “I Simpson - Il Film”) e prodotto da Clark Spencer (“I Robinson - Una Famiglia Spaziale” e “Ralph Spaccatutto”), Zootropolis è, naturalmente ambientato nella città del titolo, una moderna metropoli molto diversa da qualsiasi altro luogo, ma molto simile alle nostre.

Una città composta da quartieri differenti tra di loro che celebrano culture differenti come l’elegante Sahara Square (abitata dagli animali del deserto) e la gelida Tundratown (ospita gli orsi polari e gli alci), che ricordano i moderni centri urbani e le periferie di oggi, mentre il caldo e umido Distretto di Foresta Pluviale è simile a una foresta pluviale, e a Little Rodentia vivono i roditori più piccoli, e Tana dei Conigli è abitata da milioni di tenerissime creature. Savana Centrale, è invece un crocevia nel quale i mammiferi provenienti da qualsiasi ambiente naturale vivono insieme – un luogo in cui non importa se sei un gigantesco elefante o un minuscolo toporagno, perché puoi diventare qualsiasi cosa tu voglia. Zootropolis accoglie animali di ogni tipo, quindi è un’odierna metropoli ‘multietnica’.

Dal gigantesco quadrupede alla minuscola bestiola, in questa città tutti vivono insieme serenamente, a prescindere dalla razza a cui appartengono. Ma al suo arrivo in città, la minuta, simpatica e gentile agente Judy Hopps, scopre che la vita di una coniglietta all’interno di un corpo di polizia dominato da animali grandi e grossi (il riferimento però è il rapporto maschio-femmina), non è affatto facile. Decisa comunque a dimostrare la sua forza e il suo valore, Judy si lancia nella risoluzione di un caso tanto difficile quanto misterioso per cui dovrà lavorare al fianco di una volpe loquace e truffaldina di nome Nick Wilde. E, alla fine, si instaurerà fra loro un rapporto che va al di là dell’amicizia.

"Noi non partiamo mai da un tema ma da un mondo. E’ questo che John Lasseter ci chiede - spiega il produttore Clark Spencer -, quindi ecco il mondo di Zootropolis che abbiamo ideato e creato nei minimi dettagli. E poi, quando questo mondo prende vita, si sviluppano anche i temi".
"Nel creare le nostre storie - aggiunge il regista Rich Moore - partiamo sempre da un’emozione. Il bello di utilizzare animali come personaggi è la possibilità di vedere attraverso questi il mondo degli esseri umani. Quello che ci piace molto di questo film è il sentimento di positività verso il prossimo. Il confronto positivo, l’apertura verso chi ci sta accanto, senza pensare alle differenze".

"Gli animali ti danno la possibilità di esplorare l’essere umano - conclude l’altro regista Byron Howard -. Questa è una storia di crescita e maturazione in cui la protagonista scopre che la società in cui vive non è poi così perfetta e capisce che solo accettando chi è diverso si può arrivare ad un mondo migliore".
Gustosissimi le citazioni da “Il padrino” nella scenetta di Mr. Big e la figlia in procinto di sposarsi, vestita da sposa e dalle commedie ‘Buddy Buddy’.

Le voci italiane: il celebre attore Massimo Lopez è Lionheart, sindaco di Zootropolis, colui che ha ideato il mantra secondo il quale “a Zootropolis chiunque può essere ciò che vuole”; il ‘condu-attore’ Paolo Ruffini è Yax, il bovino più illuminato e pacifico di tutta città, oltre che fonte inesauribile di consigli.
Nicola Savino, popolare conduttore radiotelevisivo, è Flash, il bradipo più ‘veloce’ all’interno del DVM (Dipartimento dei veicoli mammiferi), mentre il noto attore e interprete attivo su web, tivù e cinema Frank Matano è Duke, una piccola faina truffaldina. Infine, il celeberrimo Diego Abatantuono è Finnick, la volpe fennec complice di Nick Wilde, e l’attrice comica Teresa Mannino è Fru Fru, la figlia di Mr. Big, il più pericoloso boss criminale di Tundratown: un piccolo mammifero con una grande personalità e l’incredibile voce di Leo Gullotta. Sulle note della canzone “Try Everything” cantata da Shakira, i titoli di coda.

Nelle sale italiane dal 18 febbraio distribuito da Walt Disney


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