domenica 19 maggio 2024 ore 16:44   
Torna alla home page
 
Torna la home page Home Page La redazione Agenda Archivio notizie  Contatti 
 Aggiungi a preferiti 
 

Cerca nel sito



 

Mailing list

 Sesso: 
M F
 Età: 

indirizzo email

leggi regolamento


 

 

Realizzazione:
www. Siti.Roma.it

 

Home » Cinema » Interviste  
giovedì 5 giugno 2014
di Silvia Di Paola
Mare Nostrum, il film
Gianfranco Rosi parla del nuovo progetto: "Lampedusa e i migranti, un fenomeno non provvisorio"
Come portare Lampedusa al cinema e il cinema a Lampedusa. Era nata da qui LampedusaCinema - Il vento del Nord organizzata da Massimo Ciavarro, ormai lampedusano d’adozione, e che quest’anno  ad agosto porterà i film di RaiCinema cominciando da La mafia uccide solo d’estate di Pif ma nasce da qui anche il prossimo venturo film di Gianfranco Rosi, Leone d’Oro alla scorsa Mostra veneziana, che, a settembre aveva detto che si sarebbe fermato un anno e ’invece mi è capitata questa proposta, mi è stato consegnato a Lampedusa del materiale che per ora tengo per me (forse rivelerò un giorno)  ma che mi fatto sentire l’urgenza di parlare di un’isola per cui la politica ha fatto nulla e meno ancora l’Europa e per cambiare bisogna convincersi che il problema dei migranti non è un fenomeno provvisorio”.

E allora quando si parte?
Siamo agli inizi del progetto e non è facile parlarne. E’ nato da un’idea dell’Istituto Luce un po’ per caso. Doveva essere un corto ma, arrivato lì, ho capito che era impossibile raccontare l’isola in un cortometraggio e ho pensato che bisognava dedicare all’isola tutto un film, per raccontare proprio le storie vere degli abitanti dell’isola per evitare di fare degli abitanti delle comparse e dell’isola solo un contenitore”.

Si trasferirà a Lampedusa prima di iniziare a girare?
Si, ho deciso che da settembre mi trasferirò sull’isola e starò dentro l’isola, per raccontare le cose nella loro quotidianità e non solo nell’eccezionalità, anche l’emergenza dell’isola ma vissuta ogni giorno. Lo faccio sempre con i mie film,  è per me l’unico modo di raccontare vere storie perchè è il solo modo di immergersi realmente e non restare in superficie. Così come non vorrei restare in superficie quando affronto il problema dei migranti che è una quotidianità drammatica. Ma voglio parlare dei lampedusani a prescindere dall’emergenza. In questi anni abbiamo visto moltissime immagini dei lampedusani ma davvero pochissime storie. Il cinema , il mio cinema, credo che possa raccontare storie di isolani. Così da settembre prenderò casa, chissà che poi non resti lì a lungo. Non so che cosa racconterò e non so quando durerà”.

Ma il titolo provvisorio Mare Nostrum rimanda a qualcosa di preciso...
Il titolo è sbagliato,solo ora me ne rendo conto. E’ nato a gennaio, al mio primo incontro sull’isola ma non sarà questo perchè è stato messo di getto ed è deviante. Sarà modificato ma sarà anche l’ultima cosa che farò. Il titolo verrà dal film,dalle storie che racconterò e che non so ancora bene quali saranno. Saranno quelle che vedrà sotto i miei occhi”.

Il tutto inserito nella rassegna che prevede, dettaglia Laura Delli Colli, direttore artistico, “più di un film a sera, anche doc che potrebbero sembrare un po’ respingenti in un clima estivo ma noi portiamo con i film scelti leggerezza insieme a contenuti, il tutto all’insegna del volontariato, perchè nasce la manifestazione senza soldi, perchè a volte ci son mancate anche le sedie che magari ci ha dato il prete della chiesa. E con al margine un’iniziativa collegata libri-cinema per spingere i ragazzi anche a leggere dopo aver visto i film. Significa che non è un festival ma delle star, come la Crescentini lo scorso anno,  si affacciano con piacere”.

E chiude il sindaco dell’isola, Giusi Nicolini, volata a Roma per la presentazione del progetto: “Per me manifestazioni come queste sono ponti di solidarietà per un’isola che è stata, ed è, così esposta sulla linea di confine. Anche questo ci aiuta a superare l’isolamento e ad alzare la testa perchè è grande il bisogno di vedere oltre l’orizzonte e pensare a un futuro diverso e possibile per Lampedusa... Mare Nostrum non sarebbe un brutto titolo se non fosse il titolo dell’operazione che gestisce i migranti e controlla le coste".

"Comunque, la cosa che più mi affascina è che non si tratterà di un film su
Lampedusa e basta ma di qualcosa che verrà prodotto lì anche e da cui spero che vengano fuori gli sguardi di Lampedusa. E devo ammettere che le prime cose concrete per animare Lampedusa sono venute da RaiCinema, un po’ come se ci fosse un nuovo occhio, dopo che Papa Francesco ha sollevato il velo su Lampedusa. Dobbiamo continuare a guardare perchè questa storia di poveracci in arrivo non può continuare e gli italiani non possono continuare a far finta di niente solo perchè c’è la nostra isoletta che assorbe tutto. Non può continuare così”.

 
Segnala a un amico
Vi è piaciuto questo articolo? Avete commenti da fare?
Scrivete alla redazione
 












Foto dal Web

Altri articoli di interesse
21-6
Cinema
APPUNTI DI UN VENDITORE DI DONNE
di Claudio Fontanini
18-6
Cinema
ALFREDINO-UNA STORIA ITALIANA
di Claudio Fontanini
25-9
Cinema
Il cinema indiano in Italia
di Ludovica Brusaferri
10-6
Cinema
Redemptio
di Silvia Di Paola
24-1
Cinema
"Judy? è un film diverso"
di Silvia Di Paola
20-5
Cinema
John Wick 3 Parabellum
di Silvia Di Paola
14-5
Cinema
Attenti a quelle due
di Silvia Di Paola

 
© Cinespettacolo.it - Direttore Responsabile: Anna de Martino - Testata in attesa di registrazione al Tribunale di Roma