Uscito in Italia nel 2004 il film Calendar Girls, diretto da Nigel Cole e sceneggiato da Tim Firth è divenuto ben presto un vero e proprio cult tutto al femminile, arricchito dalla presenza di attrici del calibro di Helen Mirren, Linda Bassett, Julie Walters. Il testo teatrale, scritto sempre dallo stesso Firth, ha riscosso altrettanto successo e dopo i record delle due precedenti stagioni (208 repliche in 80 città, più di 145.000 spettatori) Calendar Girls viene ora proposto per la prima volta in Italia al Teatro Brancaccio di Roma dal 12 al 15 aprile, per la regia di Cristina Pezzoli, su traduzione e adattamento del testo originale affidati a Stefania Bertola.
Protagonista Angela Finocchiaro che è Chris, alter ego teatrale del ruolo che al cinema fu di Helen Mirren. La affianca un nutrito drappello di valide ed estrose attrici: Laura Curino che è Annie, Ariella Reggio (Jessie), Carlina Torta (Ruth), Corinna Lo Castro (Celia) e Matilde Facheris (Cora). Ispirata ad un fatto realmente accaduto alla fine degli anni ’90, la vicenda è incentrata su un gruppo di donne fra i 50 e i 60 anni del Women’s Institute, (grande organizzazione di volontariato femminile del Regno Unito), che si impegna in una raccolta fondi destinati a un ospedale nel quale è morto di leucemia il marito di una di loro. Chris, stanca di vecchie e fallimentari iniziative di beneficenza, ha l’idea di fare un calendario diverso da tutti gli altri, in cui convince le amiche del gruppo a posare nude.
Con l’aiuto di un fotografo amatoriale realizzano un calendario che le vede ritratte in normali attività domestiche, come preparare dolci e composizioni floreali, ma con un particolare non convenzionale, posano cioè senza vestiti. Il successo è tale da portarle alla ribalta non solo in Inghilterra, facendo volare alle stelle le vendite del calendario. Una iniziativa che ai tempi fece scalpore perchè le modelle che posarono nude per il calendario erano delle attempate signore e la location del servizio fotografico la sala parrocchiale accanto alla chiesa, sede dell’associazione.
“Ho lavorato intensamente con gli attori per approfondire le relazioni tra i personaggi – spiega la regista - in particolare per il gruppo delle donne dell’associazione, in modo da favorire l’umorismo delle situazioni di cui il testo è ricco, puntando sulla leggerezza senza però rinunciare alla profondità dei temi che la storia contiene.” Molto importanti per la resa complessiva anche le musiche originali, scritte da Riccardo Tesi organettista di fama internazionale e compositore versatile, che giocano su tre livelli: musica da chiesa che connota l’ambiente religioso dell’associazione, quella che parte dall’anima nera del rythm and blues e l’ultima legata alla sinfonia delle stagioni.
Malgrado lo scandalo il calendario raccolse oltre un milione di sterline e il fatto ebbe una straordinaria notorietà tanto da spingere Tim Firth a scriverne la sceneggiatura per il cinema e per il teatro. Lo stesso Firth ha voluto che anche la messa in scena di Calendar Girls rimanesse sempre collegata ad una iniziativa benefica, come all’origine è stato per il calendario. Lui stesso ha devoluto in prima persona gran parte delle royalties a lui spettanti per la rappresentazione dello spettacolo all’associazione Leukaemia Research UK.
Così per rispettare le scelte dell’autore, anche questa produzione ha voluto sposare una iniziativa benefica, scegliendo di sostenere l’Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma. “La possibilità che il nostro lavoro possa affiancare esperienze così importanti ci regala una grande motivazione” - dichiara la protagonista Angela Finocchiaro.
Teatro Brancaccio (Via Merulana, 244 - Roma )
Info: tel 06 80687231 Orario botteghino: dal giovedì al sabato ore 21, domenica ore 17 Prezzi: da € 40 a € 20
|