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lunedì 5 marzo 2007
di Ludovica Mariani
Pompei
L’immane tragedia della storia antica questa sera e domani su Raiuno con grandi effetti speciali
Era una delle più belle e ricche città dell’impero romano. Venne spazzata via in un attimo e con lei tutta le gente che vi abitava. "Pompei" la miniserie in due puntate che Raiuno manda in onda questa sera e domani, racconta una delle più grandi catastrofi naturali della storia dell’antichità: l’eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse oltre Pompei anche la vicina Ercolano soffocando tra lapilli e cenere incandescente migliaia di persone. Il regista Giulio Base ne ha fatta una fiction con storie d’amore, intrighi politici e scandali

Era una delle più belle e ricche città dell’impero romano. Venne spazzata via in un attimo e con lei tutta le gente che vi abitava. Pompei la miniserie in due puntate che Raiuno manda in onda questa sera e domani, racconta una delle più grandi catastrofi naturali della storia dell’antichità, l’eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse oltre Pompei anche la vicina Ercolano soffocando tra lapilli e cenere incandescente migliaia di persone. Il regista Giulio Base ne ha fatta una fiction con storie d’amore, intrighi politici e scandali economici. Sullo sfondo si sente il ‘Vulcano’ e il suo brontolare sordo, foriero dell’imminente tragedia che solo lo spettatore conosce. “Su tutti incombe la bocca del Vesuvio - dice Base - fino ad allora considerata una innocua montagna e che invece di lì a poco sarebbe esploso. Così ho raccontato i miei personaggi in maniera semplice e la loro vita quotidiana, ignara e naturale. Certo nessuno di loro poteva immaginare che sarebbe diventato materia per i libri di storia”.

Lorenzo Crespi e Andrea Osvart sono Marco e Valeria, i due protagonisti, la cui storia d’amore va ad intrecciarsi con lotte di potere e persino con le manovre di qualche immobiliarista senza scrupoli. I ‘furbetti del quartierino’ dell’antica Roma si chiamavano Chelidone (l’attore Massimo Venturiello) e compagni che si appropriano illecitamente di alcune proprietà dei cittadini di Pompei. Fra i truffati anche Valeria e suo fratello Ennio (Fabrizio Bucci) reso schiavo e condannato a morte sotto la falsa accusa di aver assassinato il console Quinto. Destinata a seguire la sorte del fratello, Valeria è salvata da Marco che con l’aiuto di Tiberio (Maurizio Aiello) riesce a far uscire dal carcere la donna amata. Durante le indagini per scoprire il vero colpevole della morte di Quinto, Marco viene a conoscenza di un complotto per uccidere l’imperatore Tito. Tra i congiurati il fedifrago Chelidone che odia Marco al quale vorrebbe sottrarre la donna. Marco corre ad avvertire l’amico Tiberio non sapendo che anche lui fa parte della congiura. Il nostro eroe finirà in catene (vedendolo molti ricorderanno una sequenza identica del Gladiatore) nel sotterraneo della villa di Tiberio. Saputolo, Valeria corre a liberarlo. E in quel momento si scatena l’inferno.

Grande uso di effetti speciali in questa produzione (Lux Vide, Rai Fiction e Rai Trade) forse la prima in Italia dove l’uso della tecnologia applicata alle immagini riveste tanta importanza.
Questo è undisaster movie’ - spiega Base - e la tecnologia era fondamentale per ricostruire quello che molti studiosi hanno paragonato all’impatto di qualche dozzina di bombe atomiche. Confesso che non sono, o forse non ero, un fan dell’uso degli effetti speciali nel cinema. Ma qui mi trovavo di fronte alla necessità di raccontare qualcosa che trascende l’umano e il suo controllo. La tecnica del digitale era l’unica che mi avrebbe consentito di realizzare in maniera ’reale’ un episodio drammatico lontano nella storia ma vivissimo nella memoria. Basti ricordare che Pompei è il sito archeologico più visitato al mondo”.

Affidati ad un gruppo di giovani italiani (Direct to brain la società con sede a Latina) e con la supervisione del premio Oscar per Spiderman II, Antony La Molinara, gli effetti speciali non sono il solo vanto della serie. Per realizzare Pompei, infatti, sono stati impiegate 3.200 comparse, 1.600 costumi, 120 parrucche, 80 cavalli, due elicotteri, quasi tre tonnellate di finta cenere e quattro di carbone, due tonnellate di talco, 2.000 pietre scenografiche in polistirolo.
Ricco anche il cast che oltre agli attori principali vede la partecipazione di Maria Grazia Cucinotta nel ruolo della ‘cattivaLavinia, Sergio Fiorentini (Cornelio, padre di Marco), Giuliano Gemma (imperatore Tito), Vincenzo Bocciarelli (Aniceto), Francesco Pannofino (Cuspio), Massimo Giuliani (Vetuzio), Giulietta Revel (Livilla), Antonio Serrano (Publio). Anche il regista Giulio Base compare in un cammeo nel ruolo di Plinio (Foto 6), un naturalista che morì nell’eruzione del Vesuvio.
Girato negli studi Empire di Hammamet, Pompei è il quarto capitolo della serie Imperium (prima Augustus, Nerone, San Pietro) a cui seguirà il film su Sant’Agostino e la ricostruzione della caduta dell’Impero Romano.
Vediamo ora come reagirà il pubblico, aspettando la mega produzione da 130 milioni di dollari che Roman Polanski si appresta a girare sullo stesso tema.


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Foto ®Rai Fiction

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