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lunedì 20 novembre 2023
di Claudio Fontanini
NAPOLEON
Grandiose scene di battaglia ma poca emozione nel nuovo kolossal di Ridley Scott
Da valoroso ufficiale d’artiglieria corso a Imperatore di Francia. La fulminante ascesa al potere di Napoleone Bonaparte, e la sua tormentata relazione sentimentale con Giuseppina di Beauharnais, è al centro del kolossal storico di Ridley Scott che corona il sogno rimasto nel cassetto di Stanley Kubrick che alla fine degli anni ’60 aveva progettato, e studiato a lungo, un film sul politico e generale francese
Da valoroso ufficiale d’artiglieria corso a Imperatore di Francia. La fulminante ascesa al potere di Napoleone Bonaparte, e la sua tormentata relazione sentimentale con Giuseppina di Beauharnais, è al centro del kolossal storico di Ridley Scott che corona il sogno rimasto nel cassetto di Stanley Kubrick che alla fine degli anni ’60 aveva progettato, e studiato a lungo, un film sul politico e generale francese. 

In 2 ore e 37’ (ma arriverà una versione di 4 ore per Apple Tv nel 2024) il regista de Il gladiatore e Le Crociate, mette in scena memorabili battaglie (i quadranti umani britannici a Waterloo con le baionette rivolte all’esterno) e strategie militari (La sorpresa è il mio vantaggio dice l’Imperatore), giochi di potere- politici e sentimentali- e smanie di grandezza in un film sbilanciato e altalenante che, paradossalmente, dà il meglio di se nelle scene d’intimità tra Napoleone (Sono un bruto che non vale niente senza di voi dice Joaquin Phoenix che torna a lavorare con Scott dopo essere stato Commodo nel Gladiatore 23 anni fa) e la sua prima consorte (una sensuale e dolente Vanessa Kirby). 

Il resto è piuttosto sommario con eventi, personaggi e situazioni che si accavallano tra qualche didascalia che richiama il periodo in questione e psicologie ridotte allo zero. Si comincia con la decapitazione di Maria Antonietta (c’è chi ha puntato l’indice contro Scott asserendo che avesse i capelli lunghi e bianchi al momento dell’esecuzione mentre nel film appaiono corti e crespi ma non è certo questo il problema a del film) e la prima brillante vittoria militare di Napoleone che a Tolone, nel 1793, catturò l’artiglieria della città e la scagliò contro le navi spagnole e britanniche che occupavano il porto. 

Poi arrivano la fine del terrore e il suicidio di Robespierre, lo sfarzoso ballo dei sopravvissuti, l’insurrezione realista e la campagna d’Egitto sulle orme di Alessandro il Grande e Cesare (Sono destinato alla grandezza), il colpo di Stato del 1799 e l’incoronazione (Ho trovato la Corona di Francia nel fango, l’ho raccolta con la spada e ora la pongo sulla mia testa), Austerlitz e le seconde nozze con Maria Luisa d’Asburgo (giovanissima figlia dell’Imperatore austriaco Francesco I) a suggellare la pace di Vienna tra Austria e Francia

Mentre quella donna libertina e incapace di dargli un figlio continua a fare da guida spirituale a quell’uomo, potente in apparenza (Il mio destino è molto più potente della mia volontà) ma fragile nell’intimità. Con quel carteggio di lettere infinite- e stucchevoli- a suggellare un passato carico di ambizione e dolore (il conflitto tra Stato e famiglia al quale Napoleone sacrificherà quel matrimonio). 

Fino all’invasione russa (con Mosca incendiata dai suoi stessi cittadini dopo essere stata svuotata), all’esilio di Sant’Elena, la riconquista del potere (I cento giorni) e alla battaglia di Waterloo del 18 giugno 1815 che mise fine alla storia politica di un uomo che prima di morire pronuncerà le parole Francia, esercito e Giuseppina

Impeccabile nella confezione e nella sontuosità dell’insieme, il Napoleon di Ridley Scott affascina visivamente ma delude emotivamente con poche invenzioni di regia (ci voleva un regista più visionario per potenziare il tutto) e un andamento macchinoso che regali gli unici, autentici brividi con le potentissime sequenze sull’arte della guerra e la sua rappresentazione sul campo. 

E quegli accenni satirici (le costolette tirate in faccia a cena tra Napoleone e Giuseppina) che mal si conciliano con la grandezza del personaggio rappresentato. Occasione mancata.                    


In sala dal 23 novembre distribuito da Eagle Pictures      


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