Dopo la vigilia di Natale, Capodanno, San Valentino e l’8 marzo arrivano Natale, il Primo maggio, Ferragosto e Halloween. Dai migliori ai Peggiori giorni per l’annunciato sequel dei quattro nuovi episodi diretti da Edoardo Leo (i primi due) e Massimiliano Bruno (suoi gli altri due, i più riusciti).
E stavolta il risultato è migliore. Grazie ad un cast con new entry di spessore ne guadagna l’incisività dell’insieme, tra radiografia nazional popolare e acidità da vecchia commedia all’italiana (impossibile non pensare a Parenti serpenti di Monicelli nel primo episodio).
Ed ecco appunto tre fratelli coltelli (Leo, Bruno e la Foglietta che danno continuità al primo segmento dell’altro film negli stessi ruoli) costretti a tirare a sorte, proprio il giorno di Natale, per decidere chi, tra loro, dovrà sacrificarsi e donare un rene per salvare la vita al padre (Renato Carpentieri).
Un imprenditore sul lastrico (Fabrizio Bentivoglio), preso in ostaggio, nel giorno della Festa dei lavoratori, da un suo ex dipendente (Giuseppe Battiston) che reclama il Tfr non corrisposto.
Un feroce scontro di classe sociale, alla Ferie d’agosto tanto per intenderci, che accende il Ferragosto di due famiglie agli antipodi (Claudia Pandolfi e Ricky Memphis volgari e superficiali, Anna Ferzetti e Neri Marcorè radical chic) e alle prese con un burrascoso dopo party ad alto tasso alcolico dei figli adolescenti e i pericoli della Rete.
E, infine, nell’episodio più intimo e toccante ecco un malcapitato mago vedovo (Rocco Papaleo) ingaggiato a sua insaputa da un vecchio rivale in amore (Giovanni Storti, impeccabile nel ruolo del lombardo saputello e imbottito di soldi).
Scritto da Bruno durante l’isolamento del Covid e più aspro del precedente, I peggiori giorni, ai quali non mancano incertezze (il finale incompiuto di Primo maggio) e lungaggini, è una sonda sull’animo umano che, se non brilla certo per originalità di scrittura, ha il merito di aggiornare all’oggi la potenziale esplosività di sentimenti repressi col detonatore delle ricorrenze a fare da miccia. Rituali che si trasformano in veri e propri campi di battaglia nei quali ci si riconosce e ci si vede riflessi su uno schermo. Si ride e ci si dispera. Di noi.
In sala dal 14 agosto distribuito da Vision Distribution