Una commedia che non ha bisogno di presentazioni quella che Oscar Wilde fece debuttare nel 1895, nel giorno di S. Valentino, per farci riflettere sulla natura umana, doppia o spesso ambigua dell’uomo. Già dal titolo, infatti, il gioco di parole ne focalzza il senso attraverso il meccanismo dell’equivoco: "The importance of being Earnest" - dove Earnest tradotto dall’inglese significa ’franco, onesto, probo’. La compagnia Ombre nude, lanciata dall’Associazione e Scuola di Teatro di Monterotondo Cantine Teatrali, si cimenta con questo testo di Wilde che svela tutta la falsità di una certa aristocrazia anglosassone di fine ’800.
Ecco la storia, per chi non la conoscesse. Jack Worthing, uomo baldanzoso dagli sconosciuti natali,
vive in campagna insieme a Cecily, una ragazza diciottenne su cui
esercita la tutela, e con l’istitutrice di quest’ultima, Miss Prism.Jack
decide di recarsi a Londra e di frequentare i salotti cittadini
presentandosi come Ernest: intende soprattutto visitare la casa
dell’amico Algernon Moncrieff, allo scopo di incontrarne la cugina, la
bella Gwendolen Fairfax, della quale è intenzionato a chiedere la
mano. La giovane accetta subito questa proposta di matrimonio, convinta
anche del fatto che il suo pretendente si chiama Ernest, nome che su di
lei esercita un particolare fascino.
Intanto Algernon viene a sapere che
all’amico è stata affidata la giovane Cecily e, desiderando conoscerla,
si reca in campagna: dopo aver scoperto l’indirizzo s’introduce nella
casa, affermando di essere il fratello minore di Jack, e riesce a
sedurre Cecily. Nel frattempo arriva lo stesso Jack, il quale è ben
presto raggiunto da Gwendolen, decisa a sposarsi nonostante
l’opposizione della madre, Lady Bracknell, ostile al matrimonio poiché
ha saputo che Jack è un trovatello anche se poi adottato da una famiglia
benestante.Cecily e Gwendolen così diventano amiche ma, confidandosi,
scoprono che i rispettivi fidanzati hanno mentito sulla propria
identità; tuttavia, dopo vari litigi tra i quattro innamorati, tutto
pare appianarsi. Di lì a poco, in cerca della figlia Gwendolen, giunge in
campagna anche Lady Bracknell.
Essa viene così a conoscenza del
fidanzamento del nipote Algernon con Cecily e, vista la ricca dote della
ragazza, lo approva senza riserve. A questo punto però è Jack, come
tutore della fanciulla, a rifiutare il proprio consenso, almeno finché
Lady Bracknell continuerà a opporsi al suo matrimonio con Gwendolen. L’intricata vicenda si risolve soltanto quando compare
l’istitutrice di Cecily, Miss Prism, nella quale Lady Bracknell
riconosce la donna che, molti anni prima, era scomparsa portando con sé
il figlio primogenito di sua sorella, Mrs Moncrieff: Jack, infatti, non è
altri che il fratello maggiore di Algernon e il suo vero nome è proprio
Ernest. Risolti quindi tutti i dubbi sulle sue origini, Jack può
finalmente sposare Gwendolen e Cecily diventa la moglie di Algernon.
In scena, l’11 e 12 febbraio ci saranno Claudio Tempesta, Giulio Albanese, Fabio Patrocchi, Sharon Soetebier, Monica Rossi, Sara Spotti, Simonetta Fattori, Filippo Orlandi. Firmano la scenografia Simonetta Fattori e Sara Spotti. I costumi sono di Gabriella Lama. Aiuto regia Nora Godano; regia di Andrea Di Vincenzo.
TEATRO RAMARINI - Monterotondo 11 FEBBRAIO h 21 12 FEBBRAIO h 18 Costo del biglietto - 13€ Ridotto (allievi Cantine Teatrali e under 14) - 10€ |