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mercoledì 9 novembre 2016
di Redazione
34. Torino Film Festival sempre più impegnato
La 34a edizione del TFF, dal 18 al 26 novembre, apre con la commedia drammatica Beetween Us di Rafael Palacio Illingworth, e chiude con l’action thriller Free Fire dell’inglese Ben Wheatley. L’unico film italiano in concorso è I figli della notte di Andrea De Sica
E’ una storia di adolescenti che si affacciano all’età adulta, I figli della notte, con tutto quello che questo delicato passaggio implica. A dirigerlo è l’esordiente Andrea De Sica, nipote del grande Vittorio e figlio di Manuel musicista e autore di straordinarie colonne sonore per film di Bertolucci, Ozpetek, Vicari e Marra. Il film, girato interamente in Alto Adige, narra la storia di Giulio (Vincenzo Crea), un 17enne di buona famiglia che si ritrova catapultato nell’incubo della solitudine e della rigida disciplina di un collegio per rampolli dell’alta società dove vengono formati i ’dirigenti del futuro’. Giulio riesce a sopravvivere grazie all’amicizia con Edoardo (Ludovico Succio) e a fughe notturne dalla scuola-prigione. "Una sorta di favola nera ispirata ai miei anni di liceo" confessa il regista.

Centocinquantotto film nel segno dell’impegno, e non solo. Il grande festival cinematografico torinese, riservato alle opere prime e seconde, diretto da Emanuela Martini (18 - 26 novembre), quest’anno dedica la locandina al David Bowie di Absolute beginners di Julien Temple, ex direttore ospite che quest’anno lascia il timone a Gabriele Salvatores.
Si comincia al Lingotto con la commedia indipendente Between Us di Rafael Palacio Illingworth, e si chiude con Free fire di Ben Wheatley, con Brie Larson, e imprimatur produttivo di Martin Scorsese. In mezzo tantissimi film tra lungometraggi, medi e corti, debutti e opere seconde, anteprime mondiali e internazionali, europee ed italiane.

Tra gli eventi, segnaliamo la proiezione in versione restaurata de Il cacciatore capolavoro di Michael Cimino, scomparso questa estate. E tra i restauri, omaggio anche al Nanni Moretti di Palombella rossa.
Un must della sezione Festa Mobile è il nuovo film di Clint Eastwood, Sully, con protagonista Tom Hanks nei panni del pilota autore di un miracoloso ammaraggio sul fiume Hudson. E ancora, Roberto Bolle interprete del documentario L’arte della danza; Intolerance di D.W. Griffith, che verrà proposto a cento anni dalla prima proiezione; Absolutely Fabulous: The Movie del britannico Mandie Fletcher, e Free State of Jones di Gary Ross con Matthew McConaughey. Seguono Elle di Paul Verhoeven, Dopo l’amore con Berenice Bejo e La loi de la Jungle con Mathieu Amalric.

Per gli italiani segnaliamo il nuovo film di Andrea Molaioli Slam, tratto dal romanzo di Nick Hornby e il documentario di Maurizio Zaccaro La felicità umana.  
Molti e prestigiosi gli ospiti attesi al 34. TFF. Dal premio Oscar Paolo Sorrentino a Nanni Moretti (ex direttore del festival), passando per l’etoile Roberto Bolle, Caterina Caselli, Costa Gavras, Gabriele Salvatores, Gianni Amelio, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Alberto Munzi, Crystophe Doyle, Altan, Denis Lavant, e Daniele Segre che presenta un bellissimo lavoro dedicato alle donne della Resistenza italiana, Nome di battaglia donna.

Realizzato con l’Anpi, il film - presentato nella sezione Festa Mobile - è un’opera corale che dà voce alle donne che hanno fatto la Resistenza in Piemonte, ai loro racconti di vita.
"Nel novembre 1943 sono nati iGruppi di difesa della donna per l’assistenza ai combattenti per la libertà - racconta Segre all’Ansa - che promossero numerose manifestazioni per rivendicare la pace in città e nei comuni della provincia. Le donne raccoglievano indumenti per i partigiani, confezionavano bandiere e bracciali, le anziane facevano calze di lana e maglie, le più giovani facevano le gappiste, le staffette o le partigiane. Ho voluto raccontare le loro storie - conclude il regista - come atto di gratitudine verso chi ci ha permesso di vivere in libertà e in democrazia, come omaggio alle donne nella Guerra di Liberazione, figure spesso trascurate sia dal cinema che dalla letteratura".
 


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