A partire dalle h 22.00 stasera, davanti al Cinema Admiral, si terrà il primo Green Carpet italiano: iniziativa nata nel 2010 da un’idea di Livia Firth, moglie dell’attore Colin Firth, per ridare vita ai vecchi abiti. Gli attori del cast In bici senza sella, la cui proiezione inizierà alle h 22.30, indosseranno vestiti vintage, rivalorizzando i loro vecchi capi da tempo non più usati. Grazie alle creazioni della casa di moda Gattinoni, sfileranno sul Green Carpet abiti ecosostenibili, creati con fantasia all’insegna della salvaguardia dell’ambiente e dell’eleganza.
L’iniziativa è una delle tante azioni messe in atto da Alice nella città per la conservazione del pianeta e la sostenibilità ambientale. Presenzierà l’attore americano Matt Dillon, presente alla Festa del Cinema di Roma in veste di presidente di giuria del premio Camera d’Oro Taodue, nella sezione dedicata ai ragazzi Alice nella città, che decreterà la migliore opera prima e seconda.
Attore in grado di passare da film come "Rusty il selvaggio" di Francis Ford Coppola, a commedie come "Tutti pazzi per Mary", Dillon a 52 anni si trova per la prima volta in questo ruolo, ma ha ben chiaro cosa cerca in un film: "Non sono mai stato presidente di nulla, sono lusingato che me lo abbiano chiesto, è molto difficile scegliere anche se ho altri giurati che mi aiutano" ha detto (tra i giurati figurano l’attrice Anna Foglietta e i registi Gabriele Mainetti e Claudio Giovannesi). Ma un film, ha precisato Dillon "mi conquista se è autentico".
"Tutti dicono sempre quanto sia importante la storia in un film, ed è vero, ma le storie sono create da persone e veicolate da attori e questo è molto importante per me, io guardo la coerenza e l’autenticità dei personaggi". Dillon, che ha diretto nel 2002, "City of Ghosts", non esclude di tornare alla regia: "Lo ho fatto quando sentivo di avere qualcosa da dire. Poi mi sono fermato, non avevo la pressione di fare il secondo film - ha detto - il mio lavoro è fare l’attore, ma ora sto lavorando a un documentario (sul cantante cubano El Gran Fellowe, ndt) e ho scoperto che è molto più difficile perché in pratica lo scrivi mentre lo fai, sto ancora imparando".
"Avete grandi talenti nel vostro cinema, non ho niente in programma al momento, ma mi piacerebbe davvero lavorare con voi" ha concluso Dillon che non esclude l’ipotesi di girare un film in Italia. Ricordiamo che nelle edizioni passate il premio Telethon Heart è stato assegnato a Maryl Streep, Paul
Haggis, Paul Sorvino, Ellen Pompeo. E stasera, il presidente della Fondazione Telethon, Luca Cordero di
Montezemolo, consegnerà personalmente il premio a Matt Dillon. (Fonte Asca)
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