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lunedì 29 febbraio 2016
di Redazione
Ennio Morricone vince l’Oscar
Nella notte degli Oscar l’87enne musicista e compositore italiano ha ricevuto la statuetta per la colonna sonora del film di Quentin Tarantino, "The Hateful Eight". E finalmente l’Academy premia anche Leonardo DiCaprio
"Dedico il premio a Maria, mia moglie, che ha avuto molta pazienza a sopportare la mia assenza". Così il maestro Ennio Morricone visibilmente emozionato con la statuetta in mano, il suo secondo Oscar dopo quello alla carriera ricevuto nel 2007.
Dopo la cerimonia, il maestro è tornato in albergo accanto agli affetti: la moglie e il figlio Giovanni che l’ha accompagnato sul palco e ha tradotto per lui il discorso di accettazione. "Ho dedicato l’Oscar a mia moglie perché ha avuto molta pazienza a sopportare la mia assenza", dice il maestro che ha dedicato una vita intera alla musica e al cinema.
"Sono stato molto assorbito dalla professione - ha proseguito Morricone - e quindi la lontananza dalla famiglia c’è stata negli anni più intensi della mia carriera. Ho avuto una bella vita, avventurosa, ma avevo l’impressione di perdermi qualcosa. Mia moglie però c’era, c’era sempre, e per questo dedico l’Oscar a lei. Per la sua pazienza".

"Tarantino non mi ha detto molto, mi ha chiesto di considerare il viaggio sulla neve della diligenza, non mi ha dato consigli per quanto riguarda la musica, per niente, io così mi sono sentito completamente libero. Lui pensava al suo film come un film western ma io lo vedevo lontano dagli western che avevo fatto io con Leone, erano proprio diversi" ha proseguito il compositore, parlando del suo rapporto sul set con Tarantino. I registi però qualche volta hanno richieste più specifiche: "Ci sono dei registi che chiedono anche cose ragionevoli e in questo caso gli do retta ma poi però ci metto la mia firma, la mia attenzione creativa. Non è passiva questa accettazione delle richieste del regista. Poi ci sono anche registi come Roberto Faenza, che ti dicono solo: fa come ti pare".

Ma veniamo ai vincitori del premio cinematografico più famoso al mondo, il premio Oscar, consegnato ieri in una sfavillante Los Angeles.
A vincere l’ambita statuetta sono stati:

MIGLIOR FILM: Spotlight
MIGLIOR REGIA: Alejandro Gonzales Inarritu
MIGLIOR ATTORE: Leonardo DiCaprio
MIGLIOR ATTRICE: Brie Larson
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: Mark Rylance
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: Alicia Vikander
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE: Spotlight
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE: La Grande Scommessa
MIGLIOR FILM STRANIERO: Il Figlio di Saul
MIGLIOR FILM ANIMAZIONE: Inside Out
MIGLIOR FOTOGRAFIA: The Revenant
MIGLIOR SCENOGRAFIA: Mad Max: Fury Road
MIGLIOR MONTAGGIO: Mad Max: Fury Road
MIGLIOR COLONNA SONORA: Ennio Morricone (The Hateful Eight)
MIGLIOR CANZONE: Writing’s on the Wall (Spectre)
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI: Ex Machina
MIGLIOR SONORO: Mad Max: Fury Road
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO: Mad Max: Fury Road
MIGLIOR COSTUMI: Mad Max: Fury Road
MIGLIOR TRUCCO: Mad Max: Fury Road
MIGLIOR DOCUMENTARIO: Amy
MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO: A Girl in the River: the price of forgiveness
MIGLIOR CORTO: Stutterer
MIGLIOR CORTO D’ANIMAZIONE: Bear Story

The Revenant consacra finalmente all’Oscar Leonardo DiCaprio, come miglior attore protagonista, dopo tante candidature sfumate. Premiato per la miglior regia Alejandro Gonzales Inarritu, per lo stesso film, che vince anche con la miglior fotografia. E’ la terza statuetta consecutiva per il direttore della fotografia, Emmanuel Lubezki.
DiCaprio ha voluto dedicare il suo discorso al tema del riscaldamento globale: "Per girare The Revenant abbiamo dovuto andare quasi al polo. Il 2015 è stato l’anno più caldo della storia, i cambiamenti climatici sono una realtà che sta accadendo adesso, dobbiamo smettere di procrastinare, bisogna agire per l’umanità e per le comunità indigene, per i figli dei nostri figli, le cui voci sono poste sotto silenzio dall’avidità di pochi".

Il caso Spotlight ha invece vinto nella categoria miglior film, parlando di un tema spinoso: quello dello scandalo dei preti pedofili nella chiesa di Boston. "Questo premio dà voce ai sopravvissuti. Una voce che arriverà al Vaticano. Papa Francesco, è arrivato il momento di proteggere i bambini", ha detto Michael Sugar, il produttore del film.
Josh Singer e Tom McCarthy hanno vinto il premio Oscar per la miglior sceneggiatura nel film Spotlight.
"Lavorando al film ci siamo avvicinati moltissimo a tutte le persone coinvolte, giornalisti e vittime, e questo premio è per loro. Dobbiamo essere sicuri che una cosa del genere non accada più, ci deve essere più trasparenza".

L’Oscar al miglior attore non protagonista è andato a Mark Rylance per Il ponte delle spie, mentre la miglior attrice non protagonista è Alicia Vikander per The Danish Girl.
Charles Randolph e Adam McKay hanno vinto per la miglior sceneggiatura non originale del film La Grande Scommessa. Jenny Beavan ha portato a casa l’Oscar per i miglior costumi del film Mad Max: Fury Road, pellicola che ha fatto incetta di altri premi nelle categorie tecniche. (Fonte Ansa)




 
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