Il 32° Torino Film Festival è nel segno di Emanuela Martini, che dopo sette anni da vice direttore al fianco di Nanni Moretti, Gianni Amelio e Paolo Virzì, ora dirige i lavori. Il festival che si svolgerà a Torino dal 21 al 29 novembre, si apre con la commedia francese Gemma Bovery di Anne Fontaine, con Fabrice Luchini e Gemma Arterton e chiuderà con Wild di Jean-Marc Vallée, con Reese Witherspoon e Laura Dern. In mezzo, 197 titoli – selezionati su circa 4000 film visionati (tra corti, medi e lungometraggi) – tra film, documentari e cortometraggi. Nel dettaglio, 65 lungometraggi di opere prime e seconde, 45 anteprime mondiali, 23 anteprime internazionali, 3 anteprime europee, 70 anteprime italiane.
Tra i titoli più attesi, fuori concorso, Magic in Moonlight di Woody Allen, il documentario 20.00 Days on Earth su Nick Cave, ’71 di Yann Demange, En Chance Til di Susanne Bier, The Rover di David Michôd, Cold in July di Jim Mickle, The Homesman di Tommy Lee Jones, The Theory of Everything di James Marsh, The Drop con Tom Hardy, Noomi Rapace e lo scomparso James Gandolfini, Turist / Force Majeure di Ruben Östlund e la versione integrale di The Disappearance of Eleanor Rigby, con James McAvoy e Jessica Chastain. Ma ci sono anche gli italiani Ogni maledetto Natale di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, il documentario Togliatti(grad) di Gian Piero Palombini e Federico Schiavi, Mirafiori Luna Park di Stefano Di Polito con Alessandro Haber, Antonio Catania e Giorgio Colangeli e Prima di andar via di Michele Placido dallo spettacolo teatrale di Filippo Gili.
Nella sezione Onde, l’italofrancese La sapienza di Eugène Green. In concorso, 15 film di giovani autori (sono tutte opere prime, seconde e terze) giudicati da una giuria presieduta da Ferzan Ozpetek (ma ci sarà anche Carolina Crescentini): tra i titoli due italiani, Frastuono di Davide Maldi e N-Capace di Eleonora Danco. L’ex direttore Paolo Virzì, ora “special guest”, cura invece la sezione “Dirittti & rovesci”: cinque documentari per cinque storie italiane del nostro Paese, di ieri e soprattutto di oggi. Infine, la seconda e ultima parte della grande retrospettiva sulla New Hollywood a cavallo degli anni 60 e 70, con, tra gli altri, capolavori come Il laureato, Salvate la tigre, Piccolo grande uomo e La conversazione. (Fonte e-duesse)
|