Il cineasta britannico raccoglie applausi al festival di Cannes, e il tributo della stampa internazionale col suo nuovo film: una storia, scritta col sodale Paul Laverty, ispirata a un personaggio realmente vissuto la cui storia è finita nel dimenticatoio. "Abbiamo bisogno di eroi come lui" dice Loach, Palma d’oro nel 2006 con "Il vento che accarezza l’erba"
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E venne il giorno di Kenneth Loach. Il cineasta inglese passa oggi in concorso al 67. festival di Cannes con l’applauditissimo Jimmy’s Hall, un’altra storia d’Irlanda che profuma di coraggio e memoria, cultura e resistenza, impegno e solidarietà. "Abbiamo bisogno di eroi come Jimmy Gralton figure carismatiche che si oppongono alle lobby economiche e culturali, ai poteri forti, con coraggio e integrità, essendo persone modeste. Penso a Julian Assange, a Edward Snowden, a Malala Yousafzai in Pakistan" ha detto senza peli sulla lingua, come è abituato a fare da sempre, Ken Loach. Che a 77 anni suonati pensava di essere arrivato al capolinea professionale. E invece "potrebbe non essere il mio ultimo film" mormora.
Un’attivista che sfidò la restrizione della chiesa cattolica irlandese negli anni ’20: è questo il cuore del film. "Quando ho iniziato a preparare Jimmy’s Hall le difficoltà sembravano
insormontabili - ha detto Loach - così ho pensato che un altro film di finzione, con attori e un
set da montare, alla mia età non sarei più riuscito a farlo. Ora che
sono qui vedo il futuro più luminoso". Il film, piaciuto moltissimo alla stampa, è un tributo a una persona realmente esistita ma "ufficialmente dimenticata,che per intere generazioni è stata una leggenda". Il contadino Jimmy Gralton fu l’unico irlandese bandito dal proprio paese come un immigrato
illegale, senza processo: aveva un passaporto americano, e dopo
una prima fuga politica dal suo paese, tornò a vivere a New York senza
mai poter rientrare in patria.
Quella di Jimmy Gralton (interpretato da Barry Ward) "è una storia di speranza, non importa che sia accaduta oltre 80 anni
fa. Lui ci dice che dobbiamo sperare ancora nella libertà,
nella democrazia, nell’uguaglianza sociale" chiosa Loach, che con questo film ci svela una nuova, toccante vicenda umana variando spesso tono e registro, dal dramma alla
commedia, e spaziando dal musical alla love story per dare un tocco di universalità sociale e politica che è nel dna della sua cinematografia. E che trasforma ogni suo film in una grande lezione di vita. Jimmy’s Hall, prossimamente distribuito da Bim, è prodotto da Rebecca O’Brien ed è stato scritto da Loach con l’amico Paul Laverty. (Fonte Ansa)
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