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lunedì 20 marzo 2023
di Claudio Fontanini
Armageddon time
Il film autobiografico di James Gray nel Queens della New York anni ’80
Al suo ottavo lungometraggio James Gray, con Armaggedon time, firma la sua autobiografia in un  dramma ispirato alla sua infanzia nel Queens a New York durante gli anni Ottanta di Ronald Reagan

Storia di fantasmi e di bilanci esistenziali guardati attraverso la lente dei ricordi, il nuovo film del regista di Little Odessa e Two Lowers- passato in concorso all’ultimo Festival di Cannes- si concentra sul dodicenne Paul Graff (Banks Repeta), aspirante artista in una famiglia turbolenta di ebrei ucraini (il padre operaio è Jeremy Strong, la madre, insegnante di economia domestica, è Anne Hathaway) che invece lo vorrebbe impiegato nella grafica computerizzata (E’ il futuro…gli dice il padre). 

Tra gelatine e sogni di reunion (I Beatles torneranno insieme), consigli amorevoli (La vita è ingiusta, bisogna sopravvivere gli ricorda il nonno, un grande Anthony Hopkins) e visioni cinematografiche (si proietta Private Benjamin di Howard Zieff con Goldie Hawn) è tempo di iniziare la prima media dove sarà il nuovo amico afroamericano (Jaylin Webb) cresciuto dalla nonna e che sogna un futuro alla Nasa ad indicargli la via verso l’essere se stessi. 

Seguiranno furti di computer e progetti di fuga verso la Florida, sigarette proibite fumate nel bagno della scuola, visite illuminanti al Guggenheim (l’arte astratta di Kandinsky) e punizioni esemplari. Mentre suona la musica di The Sugarhill gang, Muhammed Alì è un idolo incontrastato e l’arrivo del consumismo apre la strada alla fine delle ideologie. Piuttosto che mascherarsi da studente modello con valigetta e cravattino alla scuola privata meglio allora un futuro da sognatore con la solitudine come compagna di vita

Elegiaco e nostalgico, lieve e inerte, Armaggedon time (il titolo si riferisce ad una frase pronunciata in un discorso televisivo da Reagan) mette in scena disparità di classe e voglia di affermazione personale, crescita e razzismo senza originalità e con toni da melassa cinematografica. Malgrado le intenzioni si finisce così in braccia all’ovvio e al deja vu con personaggi sin troppo tipici per interessare davvero. 


In sala dal 23 marzo distribuito da Universal Pictures Italia

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http://www.universalpictures.it

 
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