Avamposti culturali e sentinelle di memoria collettiva, i festival cinematografici in Italia resistono alla pandemia e valorizzano il territorio attraverso l’arte. Giunto all’XI edizione, quello di Spello- in calendario dall’11 al 20 marzo- si concentra sulle professioni del cinema, con un’attenzione all’artigianato italiano che- abbinato alla creatività- ha fatto conoscere al mondo i nostri talenti.
Il taglio della kermesse del Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri-Le professioni del cinema è in programma venerdì 11 marzo alle 10,30 al Palazzo del Cinema (Palazzo Comunale) con l’inaugurazione delle mostre dedicate al grande costumista Piero Tosi (a quella fotografica in collaborazione con la Cineteca del Centro Sperimentale di Roma si affiancherà la mostra di abiti realizzati dal grande maestro e organizzata insieme al Centro Sperimentale di Cinematografia) e all’indimenticabile Tata Giacobetti e al Quartetto Cetra ma la dieci giorni umbra prevede anche proiezioni, incontri e tanti ospiti.
Ad arrivare in città saranno infatti gli attori Francesco Montanari (che sarà protagonista di un incontro col pubblico nel primo weekend), Marina Confalone (a lei il Premio all’Eccellenza 2022), Valeria Fabrizi, Alessandro Sperduti, Denise Tantucci, Ester Pantano e Ginevra Francesconi- solo per citarne alcuni- mentre saranno 11(Est - Dittatura Last Minute di Antonio Pisu, Fortuna di Nicola Gelsomini, Il buco di Michelangelo Frammartino, I giganti di Bonifacio Angius, Il silenzio grande di Alessandro Gassman, I nostri fantasmi di Alessandro Capitani, L’arminuta” di Giuseppe Bonito, Lei mi parla ancora di Pupi Avati, Mi chiedo quanto ti mancherò di Francesco Fei, Piccolo corpo di Laura Samani e Qui rido io di Mario Martone) - tra opere prime e non- i film italiani in concorso che saranno giudicati da una giuria di professionisti del dietro delle quinte e vincitori delle scorse edizioni.
Col Teatro Subasio di Spello pronto ad accogliere il pubblico per le proiezioni e le città di Foligno (con l’Auditorium San Domenico che farà da sfondo alle due premiazioni in agenda per venerdì 18 e sabato 19 marzo) e Perugia (con la proiezione alla Casa del Cioccolato della Perugina di Lei mi parla ancora di Pupi Avati) a rendere omogeneo al territorio il Festival ideato dalla presidente dell’Associazione Culturale di Promozione Sociale “Aurora” APS, Donatella Cocchini, e dal direttore artistico, il regista Fabrizio Cattani.
In concorso all’XI edizione del Festival anche 7 film internazionali (Antigone di Sophie Deraspe, El suono de Sigena di Jesus Garces Lambert, Il matrimonio di Icíar Bollaín, L’uomo che vendette la sua pelle di Kaouther Ben Hania, La persona peggiore del mondo di Joachim Trier, Sotto le stelle di Parigi di Claus Drexel e Una storia di amore e di desiderio di Leyla Bouzid); 14 backstage tra film e serie tv e 14 documentari.
Nell’ambito del progetto Agenda 2030, che vede la proiezione all’interno delle scuole di film, documentari, cortometraggi e backstage dedicati a temi di stringente attualità come il bullismo ed il cyber bullismo, il recente porn e la tutela dell’ambiente - solo per citarne alcuni -, quest’anno il Festival potrà contare sul prezioso contributo di una giovane giuria chiamata a premiare le migliori opere filmiche realizzate sulle questioni trattate dall’Agenda 2030.
Numerosi, poi, gli eventi collaterali che accompagneranno questa XI edizione. A cominciare dallo spettacolo teatrale Segnale d’allarme | La mia battaglia VR” con protagonista Elio Germano. Realizzato in collaborazione con Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale, l’appuntamento è per venerdì 11 marzo, alle 21, al teatro Subasio” di Spello e vedrà intervenire il regista Omar Rashid. Per venerdì 18 marzo, invece, è in calendario la prima delle due cerimonie di premiazione di questa edizione 2022, dedicata al Premio Meno di Trenta e al Progetto Agenda 2030