L’uomo, l’artista, la maschera. Si muove lungo queste tre direttrici Com’è umano Lui!, il bel film tv di Luca Manfredi sulla vita di Paolo Villaggio in onda su RaiUno in prima visione il 30 maggio e al quale hanno collaborato alla sceneggiatura Elisabetta e Piero, i figli del comico ligure..
Dal 1959 al 1975 ecco in 100’ pubblico e privato (soprattutto) di un artista che ha rivoluzionato la comicità in Italia inventando con Fantozzi un personaggio immortale. Ma da dove nascono le intuizioni geniali che ne hanno fatto negli anni un letterato prima e poi un attore di successo?
Interpretato da uno straordinario e mimetico Enzo Paci (attore della scuola genovese capace di rendere credibile sullo schermo anche Villaggio giovane 27enne nonostante la differenza di età) ecco il futuro comico genovese alle prese con amici (Andrea Filippi è un giovane Fabrizio De Andrè mentre Andrea Benfante è il Polio, un professore di greco costretto sulla sedia a rotelle), amori (Maura, la futura moglie interpretata dall’ottima Camilla Semino Favro) e famiglia borghese (il padre ingegnere, Augusto Zucchi, e la madre insegnante di tedesco, Emanuela Grimalda).
Tra studi svogliati (Anche dormire in aula è una questione di diritto privato risponde al professore che lo invita a lasciare l’aula), compromessi lavorativi che ne tarpano momentaneamente le velleità artistiche (fu impiegato per 7 anni alla Cosider di Genova) e l’arrivo improvviso di una figlia a cambiargli rapidamente la vita.
Fino agli incontri decisivi con l’impresario Ivo Chiesa, con Maurizio Costanzo che lo invita a trasferirsi a Roma dando slancio vitale alla sua definitiva consacrazione nel mondo dello spettacolo e Marcello Marchesi che gli offre la partecipazione ad un programma tv (Il sabato del Villaggio).
Con i suoi personaggi, l’aggressivo prestigiatore tedesco Otto von Kranz e il succube impiegato Giandomenico Fracchia, che prendono vita dalle sue esperienze familiari e lavorative e la scommessa, vinta, di lasciare il certo per l’incerto.