Droga, soldi e sentimenti. Tre le strade che si intrecciano in Operazione Pilota fiction di Raiuno in onda alle 21,10 questa sera e lunedì. Umberto Marino si mette alla prova nella regia di un action movie televisivo dove cerca di “portare i ritmi e l’azione delle prime edizioni di La Piovra e quelli della serie televisiva americana 24, senza però scordare i sentimenti”. Protagonista Massimo Ranieri (reduce dall’ottimo successo dello show Tutte donne tranne me) nei panni del tenente colonnello dei Ros, Raffaele Crisci, al quale, durante un’azione antidroga hanno assassinato la figlia, anche lei nell’Arma.
“Ranieri è il Clint Eastwood italiano - dice Marino - è difficile trovare un attore con quel suo viso segnato e virile che però riesce ad esprimere amore e spirito paterno. Lui può interpretare qualsiasi personaggio”.
Aggiunge convinto il produttore Alessandro Jacchia “che questa miniserie è anche un omaggio alle Forze dell’ordine; vale a dire a tutti quei servitori dello Stato che troppo spesso vengono criticati”.
Ispirato a fatti realmente accaduti nel 1994, Operazione Pilota si muove tra il Sud America e Roma per raccontare la storia di Laura (l’attrice Michelle Bonev) giovane ed affascinante pilota civile coinvolta nel traffico internazionale di droga messo in piedi da un potente Cartello colombiano con a capo l’ambizioso Don Alejandro Trujillo (Humberto Zurita) deciso non solo ad eludere i controlli delle Forze dell’ordine ma anche a sbaragliare la concorrenza all’interno della sua stessa organizzazione. Attraverso intercettazioni e indagini i carabinieri del Reparto Operazioni Speciali, individuano la donna come corriere della droga e decidono di infiltrare il tenente colonnello Crisci per una pericolosa azione sotto copertura.
Ma le cose non sono come sembrano. Laura è in realtà una madre che cerca di salvare il figlio Stefano tenuto in ostaggio dai narcotrafficanti e Raffaele, dopo averle rivelato la sua vera identità, dovrà mettere in gioco anche la vita perché la donna, della quale nel frattempo si è innamorato, non debba perdere Stefano come lui ha dovuto perdere sua figlia.
“E’ la terza volta che indosso la divisa da carabiniere, chiosa Ranieri. La prima, per il film su Salvo D’Acquisto, e ogni volta ne sono orgoglioso. Raffaele è un personaggio che si porta dentro ferite profonde e un dolore, la morte della figlia di cui si sente responsabile, che non gli permettono di vivere. Forse spera di morire. Forse, quando si butta senza paura anche nelle azioni più pericolose, spera di essere colpito. Perché la sua vita quotidiana è più dolorosa di una pallottola nel petto”.
Per Massimo Ranieri il debutto televisivo arriva a soli 15 anni nel programma Scala Reale. Poi la sua carriera è sempre in ascesa e il cantante diventa presto anche un ottimo attore di cinema, tv e teatro per arrivare negli ultimi anni, e sempre con successo, alla regia dell’opera lirica.
Ranieri, lei ha esplorato quasi tutte le forme di spettacolo. In quale si sente più a sua agio?
“Posso rispondere come diceva Totò: sono un operaio dello spettacolo. Mi appresto ora a dirigere La Traviata, ma il mio sogno sarebbe mettere in scena Le tre sorelle di Checov. Dovevo farlo nel ’79 quando Romolo Valli morì durante le prove. La verità è che amo tutto quello che faccio, che mi diverto e che cerco sempre di fare il mio lavoro al meglio”.
Era da un po’ che non la vedevamo recitare in una fiction.
“Da cinque anni mi dedico soltanto al teatro. Ho rifiutato tante sceneggiature prima di trovare questa ‘perla’ scritta da Umberto Marino (in collaborazione con Laura Ippoliti e Andrea Purgatori, ndr.) che è interessante proprio perché è ispirata da una una storia vera”.
Pippo Baudo sta organizzando un pre Festival con i grandi nomi della musica italiana che hanno partecipato a Sanremo. Lei ci andrà?
“Si, se mi chiameranno. In quel periodo sarò al Politeama di Napoli per un concerto ma andrò volentieri se Baudo dovesse invitarmi. Soprattutto ora che ho un doppio cd in circolazione che sta raggiungendo le 50 mila copie vendute, cosa che oggi rappresenta un grande traguardo”.
Operazione pilota è una coproduzione Rai Fiction - Albatros Entertainment, realizzata da Alessandro Jacchia e Maurizio Momi.