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giovedì 22 dicembre 2005
di Ludovica Mariani
“Torte in faccia” al Bagaglino
Torna da questa sera su Canale 5 la “Banda del Bagaglino” con Aida Yespica accanto al cast storico

Quarant’anni di Bagaglino, 18 di show televisivo. La banda di Pingitore torna al suo pubblico in un anno di anniversari importanti e forse anche di bilanci. Da quel Biberon del 1987 all’odierno Torte in Faccia - lo spettacolo in onda a partire da questa sera e per cinque settimane su Canale 5 - molte cose sono cambiate, molte per fortuna rimaste le stesse, come i nomi dei protagonisti. Certo per chi ricorda l’esordio dello show televisivo di satira per eccellenza è crudele l’assenza di Gabriella Ferri; ancora di più vedendo lo smalto e l’ironia di quelli che, oggi come allora, sono le colonne portanti dello spettacolo: Pippo Franco, Leo Gullotta, Oreste Lionello e Martufello, tutti prova vivente che dietro la maschera del comico non si invecchia.

Ad affiancare i quattro moschettieri della risata, ci sono quest’anno ben due primedonne: Pamela Prati (già protagonista di molte edizioni dello show televisivo) e la new entry Aida Yespica.
Le torte in faccia – dice l’autore e regista Pier Francesco Pingitoresono quelle che ognuno di noi vorrebbe tirare a qualche personaggio politico o televisivo del quale non se ne può proprio più”.
Attraverso il televoto il pubblico potrà togliersi la soddisfazione di suggerire chi dovrà o meno beccarsi la tortata tra gli ospiti presenti. Ce ne sarà uno diverso per ogni puntata e nella prima è atteso Clemente Mastella.

Come è tradizione del Bagaglino non mancheranno le caricature dei personaggi più in vista del momento: c’è l’ex governatore Fazio e Benedetto XVI° , forse l’avvocato Taormina (“anche la satira ha un limite – precisa Pingitore riferendosi alla vicenda di Cogneed è quello dell’orrore che noi non  vogliamo superare”) e un particolarissimo Celentano. Poi gli ever green come Carlo d’Inghilterra, Maria De Filippi, Emilio Fede, Bruno Vespa, Pippo Baudo e l’inossidabile signora Leonida di Leo Gullotta. Gustoso, almeno nelle intenzioni l’anticipo del duello televisivo più atteso dell’anno. Il Prodi e il Berlusconi di Mario Zamma e Oreste Lionello si incontreranno sulle tavole del Salone Margherita per dare vita ad uno scontro senza esclusione di colpi “le cui battute – dice convinto Pingitoresaranno copiate dagli stessi interessati”.

Del gruppo storico del Bagaglino fa parte Leo Gullotta attore che ha saputo coniugare in maniera sempre eccellente comicità e dramma, teatro, cinema, televisione.
I medici non curano solo i raffreddori – dice Gullottae conoscono tutto il corpo umano. Così un attore conosce tutti gli aspetti della sua professione e deve di volta in volta far propri i vari linguaggi espressivi. Si tratti di teatro, cinema o televisione, magari di satira come in questo caso”.

C’è bisogno di satira in televisione?
La satira è sempre esistita. Più c’è, più tv esistono (ma non di proprietà privata), più voci ci sono a parlare e gente ad ascoltare e meglio è”.

Come reagisce il potere alla satira?
La satira è sempre contro il potere. Mette in berlina i personaggi di successo e non credo che la politica o l’attualità debba essere considerata una zona off limits per la satira. Io sono comunque un esecutore che recita battute scritte da altri; l’importante è fare il proprio lavoro con dignità, serietà e professionalità, qualità che non si vedono molto oggi nel nostro Paese”.

A proposito di qualità, quali sono quelle di un attore?
L’essere curioso. Un attore deve avere interesse del mondo, di quello che lo circonda, della gente. Il nostro lavoro assomiglia ad un viaggio sempre diverso da affrontare con gioia e serenità e soprattutto con una grande voglia di darsi al pubblico”.

Cosa la incuriosisce oggi?
La realtà, come sempre”.

E quale realtà vorrebbe rappresentare?
Una realtà che è anche un male della nostra società. Parlo dell’ipocrisia descritta magistralmente da Pirandello in L’Uomo, La Bestia e la Virtù, spettacolo che porterò in tournée a partire dal Teatro Eliseo di Roma dopo Pasqua 2006”.

Nel futuro di Leo Gullotta, però, c’è anche il cinema. In estate iniziano le riprese di Liolà (ancora Pirandello) per la regia di Gabriele Lavia, top secret per volere del regista il resto del cast.


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Foto dall’Ufficio Stampa Biamonte

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