Riuscire a mettere in piedi in appena 5 mesi un festival internazionale è stata un’impresa ma ce l’abbiamo fatta con il lavoro e la complicità di una squadra straordinaria. Così Gianluca Farinelli, il nuovo Presidente della Fondazione Cinema per Roma, ha presentato la 17ma edizione della Festa di Roma in programma dal 13 al 23 ottobre.
Nuova anche la Direttrice artistica, Paola Malanga, che ha scelto in parte di tornare all’antico con l’annuncio del ritorno del concorso Progressive Cinema- Visioni per il cinema di domani. Ma a brillare, in questa nuova edizione che si dislocherà tra l’Auditorium Parco della Musica, il Maxxi, la Casa del Cinema e i cinema Giulio Cesare e Nuovo Sacher (qui ci sarà un programma speciale curato da Nanni Moretti), saranno i film italiani, mai così tanti (16) e di diverso genere.
Si comincia dall’attesissimo IL COLIBRI’ di Francesca Archibugi (che aprirà la Festa fuori concorso) con Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo e Laura Morante tratto dal best seller di Sandro Veronesi e si continua con LA CURA di Francesco Patierno (ambientato a Napoli in pieno lockdown mentre nella città spettrale Francesco di Leva, Alessandro Preziosi e altri rileggono La peste di Albert Camus), e I MORTI RIMANGONO CON LA BOCCA APERTA di Fabrizio Ferraro, storia di quattro partigiani che fuggono in mezzo alla neve sull’Appennino dell’Italia centrale, nel 1944, entrambi in concorso.
Nella sezione Grand Public (quella non competitiva e sulla carta più interessante) spiccano ASTOLFO, la nuova commedia sentimentale di Gianni Di Gregorio con lo stesso regista nei panni di un pensionato romano sfrattato che torna a vivere nel palazzotto di famiglia in un paesino dell’Italia centrale; la commedia ERA ORA di Alessandro Aronadio con Edoardo Leo e Barbara Ronchi; L’OMBRA DI CARAVAGGIO di Michele Placido con Riccardo Scamarcio nei panni del pittore, IL PRINCIPE DI ROMA di Edoardo Falcone, con Marco Giallini nella Roma papalina del 1829, RAPINIAMO IL DUCE di Renato De Maria con Pietro Castellitto re del mercato nero nella Milano del ’45 poco prima di Piazzale Loreto; il pirandelliano LA STRANEZZA di Roberto Andò con Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone e la commedia surreale WAR - LA GUERRA DESIDERATA di Gianni Zanasi con Edoardo Leo, Miriam Leone, Giuseppe Battiston in una guerra Italia-Spagna tutta da ridere.
A Venezia Barbera aveva detto che in Italia si produce troppo a discapito della qualità ma Farinelli risponde così: Noi abbiamo finito di vedere tutti i film italiani un giorno fa e Barbera si è fermato a giugno. Il cinema italiano gode di ottima salute e non si è mai spinto in così tante direzioni. Certo che si può fare meglio ma siamo in un momento straordinario e speriamo che il pubblico torni ad affollare le sale, luogo imprescindibile per il cinema.
Altri titoli italiani d’interesse arrivano da FREESTYLE, la sezione non competitiva di 25 titoli che comprendono serie, video clip e tantissimi documentari. Qui si potranno vedere il doc DARIO FO: L’ULTIMO MISTERO BUFFO di Gianluca Rame (il nipote di Franca), LA DIVINA COMETA di Mimmo Paladino con un cast sorprendente (Servillo, De Gregori, Nino D’Angelo) mentre DJANGO - LA SERIE di Francesca Comencini con Matthias Schoenaerts, Nicholas Pinnock, Noomi Rapace testimonia il trend del new western e la declinazione internazionale della nostra produzione.
E poi ancora ER GOL DE TURONE ERA BONO di Francesco Miccichè, Lorenzo Rossi Espagnet sul famoso goal annullato alla Roma a Torino nell’81 che costò lo scudetto ai giallorossi, SONO LILLO di Eros Puglielli, ROMULUS II - LA GUERRA PER ROMA di Matteo Rovere (ep. 1) e Enrico Maria Artale (ep. 2) e IL MALEDETTO di Giulio Base.
Tra i film internazionali i più attesi sono Causeway prodotto e interpretato da Jennifer Lawrence nei panni di una reduce dall’Afghanistan (in concorso), Amsterdam di David O. Russell con un cast all star (Christian Bale, Margot Robbie, Robert De Niro), il western Butcher Crossing con Nicolas Cage, The lost king di Stephen Frears e The menu con Ralph Fiennes cuoco mefistofelico, tutti nella sezione Gran Public.
Budget da 6.373.000 Euro (690.000 in più rispetto alla precedente edizione) per una Festa che intende scoprire nuovi talenti senza entrare in competizione con gli altri Festival (C’è spazio per tutti, il problema è la circolazione e la messa in evidenza delle opere, produrre nel mondo non è sufficiente ha detto la Malanga) e che nel filo rosso dei film in concorso respira l’aria del tempo che viviamo con una diffusa presenza femminile (su 16 film in concorso 7 sono diretti da donne).
Premio alla carriera a James Ivory (l’unico annunciato) e giurie top secret ad eccezione di quella per il premio Ugo Tognazzi alla miglior commedia guidata da Carlo Verdone con Marisa Paredes e Teresa Mannino. In Paso Doble due autori si confronteranno su temi riguardanti il mondo del cinema mentre in Absolute Beginners cinque autori affermati come Paolo Virzì, James Gray, Stephen Frears, Mario Martone e Luc Besson parleranno del loro primo film.