L’attore 46enne è stato trovato ieri, senza vita, nel bagno del suo appartamento di New York con una siringa nel braccio. La causa del decesso, probabile overdose da eroina. Il premio Oscar Philip Seymour Hoffman se ne è andato lasciando Hollywood, e il mondo interno, senza parole. Un autentico choc
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Una carriera formidabile, un talento raro, e una sensibilità profonda. Philip Seymour Hoffman se ne è andato probabilmente per overdose. In passato l’attore, premio Oscar per il film Capote aveva già lottato contro la tossicodipendenza, finendo in una clinica per la riabilitazione nel maggio scorso, si mormora sempre per eroina. Nel 2013 aveva preso parte al blockbuster Hunger Games: La ragazza di fuoco. E tra i suoi impegni imminenti c’era il ritorno alla regia, in un piccolo progetto europeo con Ezekiel Moss.
Hollywood comprensibilmente sotto shock ancora oggi non riesce a darsi una spiegazione sulle cause di questa tragedia. Difficile, in situazioni come queste, risalire alle cause, trovare i perché. Philip Seymour Hoffman, 46 anni e quattro lustri di carriera e grandissimi successi, qualche tempo fa era "caduto dal carro", come lui stesso aveva detto in una intervista, dopo essere rimasto "pulito" per 23 anni era tornato a fare uso di sostanza stupefacenti. Fin da ragazzo aveva voluto fare l’attore dopo aver visto a 12 anni una
produzione locale di All My Sons: Una esperienza che lo cambio’ per
sempre, aveva detto intervistato dal New York Times: "Un miracolo. Ma
questo tipo di amore cosi’ profondo per lo spettacolo ha un prezzo:
recitare e’ una tortura perche’ e’ sai che e’ una bellissima cosa.
Desiderarla e’ facile. Cercare di essere grande, questa e’ la tortura". Legato sentimentalmente, da anni, alla costumista Mimi O’Donnell, Philip Seymour Hoffman aveva due figlie di otto e sei anni, e un maschio di dieci. La notizia della morte, inizialmente presa come una bufala, ha trovato poi triste conferma. "E’ stato uno dei più grandi attori di una generazione, dolce, umile, divertente" ha commentato il comico Ricky Gervais Hofman, mentre l’attore britannico John Hurt ne ha ricordato l’eccezionale talento "davanti e dietro la macchina da presa". Philip Seymour Hoffman aveva debutto da regista nel 2010 con Jack Goes Boating. Nato nel 1967, si era fatto notare negli anni Novanta con film come Happiness, Boogie Nights, The Big Lebowski, Magnolia, e The Talented Mr. Ripley. Oltre all’Oscar nel 2005 e al Golden Globe vinti per Capote, l’attore aveva collezionato nomination come non protagonista per Charlie Wilson’s War e Il dubbio. Con The Master nel 2012 aveva vinto a Venezia la Coppa Volpi come miglior attore insieme con Joaquin Phoenix. (Fonte Ansa)
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