Condotti da Carlo Conti in solitaria dallo studio 2 di via Teulada, con una scenografia che presentava un tavolo con le statuette impossibili da assegnare materialmente, i David 2020 hanno riaffermato per il mondo del cinema il desiderio, la volontà e la necessità di ripartire al più presto. Come ha promesso alla fine il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, in smoking casalingo per l’occasione.
Lavoro 24 ore al giorno per ripristinare l’attività dello spettacolo- ha detto- e intanto abbiamo provveduto agli ammortizzatori sociali per una categoria che ne era sprovvista. Quando torneremo alla normalità? Non lo decidiamo noi ma il Comitato tecnico scientifico. Bisogna avere prudenza e osservare la linea del contagio ma sono certo che questa estate le piazze si trasformeranno in grandi arene cinematografiche col distanziamento sociale del caso. Le immagini filmi che ci hanno da sempre rappresentato nel mondo e questo patrimonio culturale va difeso e non può essere disperso.
Per quanto riguarda i premi della stagione cinematografica a trionfare, meritatamente, è stato Il traditore di Marco Bellocchio che si è aggiudicato 6 statuette (Film, regia, attore protagonista- Pierfranco Favino alla sua prima volta nella categoria- attore non protagonista- Luigi Lo Cascio- sceneggiatura originale e montaggio) mentre il Pinocchio di Garrone si è dovuto accontentare di 5 premi tecnici (scenografia, trucco, costumi, acconciature ed effetti speciali).
Un’edizione dedicata alle oltre 200.000 persone che lavorano nel mondo del cinema e delle associazioni che stanno lavorando alla ripartenza in sicurezza. Con gli omaggi al cinema di ieri (Federico Fellini e Alberto Sordi) e il David speciale alla carriera assegnato alla grande Franca Valeri- icona dello spettacolo e della cultura italiana- che compirà 100 anni il prossimo luglio.
Con Roberto Benigni- candidato come miglior attore non protagonista per Pinocchio- a strappare qualche risata (Sono il più penalizzato da questi Covid 2020, io sono abituato a prendere in braccio e a baciare tutti. Se fossi lì vorrei spogliarti- ha detto a Carlo Conti- ma per favore non chiudeteci le porte del sogno) e il saluto per lettera del Presidente Mattarella (Mi auguro un’esplosione di creatività come è stato il neorealismo dopo la seconda guerra mondiale) che quest’anno non ha potuto incontrare al Quirinale tutti i candidati.
Tra le attrici vittoria per Jasmine Trinca protagonista di La dea fortuna di Ferzan Ozpetek e di Valeria Golino come migliore non protagonista per 5 è il numero perfetto del fumettista Igort.
La miglior fotografia è stata attribuita a Daniele Ciprì per Il primo Re di Matteo Rovere (premiato anche per la miglior produzione e il miglior suono) mentre Ficarra e Picone con Il primo Natale si sono aggiudicati il Premio del pubblico come miglior incasso stagionale.
L’Orchestra di Piazza Vittorio è il vincitore del David per il miglior musicista (per Il flauto magico di Piazza Vittorio di Cabiddu) mentre è di Diodato con Che vita meravigliosa in La dea fortuna la miglior canzone. Selfie di Agostino Ferrente ha vinto nella categoria dei documentari e Phaim Bhuijan per Bangla si è aggiudicato infine il David per il miglior regista esordiente dedicando il premio a tutti i ragazzi di seconda generazione.