Pluripremiato ai David di Donatello, il film di Francesco Bruni torna al cinema, per un giorno, nell’ambito dei Progetti Scuola ABC promossi da Regione Lazio e Roma Capitale. Ospiti i due protagonisti: Giuliano Montaldo e Andrea Carpenzano
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Dopo il successo ai recenti David di Donatello come Migliore sceneggiatura a Francesco Bruni, Nastro d’argento speciale a Giuliano Montaldo, candidatura per il Miglior film, per il Miglior produttore a Beppe Caschetto e per la Miglior fotografia a Arnaldo Catinari, Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni "torna nelle sale" per un giorno, l’11 aprile mattina al Cinema Barberini di Roma per Cinema e Società 2018, Progetto Scuola ABC promosso da Regione Lazio e Roma Capitale. Ospiti speciali: Giuliano Montaldo e Andrea Carpenzano.
A partire dalle 9.30, gli studenti degli istituti superiori di Roma e del Lazio vedranno il film e incontreranno i suoi protagonisti, Andrea Carpenzano e Giuliano Montaldo:un attore giovane e una colonna del cinema italiano, nonché Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano, per parlare ai ragazzi attraverso una pellicola delicata e al tempo stesso realista, che ha conquistato pubblico e critica con una storia poetica e originale. Moderatore dell’incontro, il giornalista e critico cinematografico Enrico Magrelli.
Alessandro è un ventiduenne trasteverino un po’ ignorante e molto turbolento; Giorgio un ottantacinquenne poeta dimenticato. Vivono a pochi passi l’uno dall’altro, ma non si sono mai incontrati, finché Alessandro accetta malvolentieri un lavoro come accompagnatore di quell’elegante signore.
Col passare dei giorni dalla mente dell’anziano poeta, e dai suoi versi, affiora un ricordo del suo passato: indizi di una vera e propria caccia al tesoro. Seguendoli, Alessandro si avventurerà insieme a Giorgio alla scoperta di quella ricchezza nascosta… Un giovane che sta crescendo e il suo anziano mentore: le loro profonde diversità diventeranno, dopo le iniziali incomprensioni, un grande collante emotivo e ciascuno riuscirà ad attingere al mondo interiore dell’altro.
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