Assegnati a Los Angeles dalla Hollywood Foreign Press Association, i Golden Globes 2018 verranno ricordati per la sobrietà degli abiti neri indossati dai presenti quale atto di solidarietà verso le donne vittime di molestie sessuali e per sollecitare equità professionale e salariale fra uomini e donne, anche a Hollywood. Dicevamo della delusione italiana arrivata da Luca Guadagnino con Chiamami col tuo nome, il film rivelazione che aveva fatto incetta di premi in molti festival e che aveva ottenuto qui tre candidature (miglior film drammatico, miglior interprete protagonista e miglior attore non protagonista). Nulla da fare.
Il film di Guadagnino è stato battuto dal bellissimo Tre manifesti a Ebbing, Missouri (in Italia esce giovedì prossimo) mentre ad aggiudicarsi i premi come miglior attore maschile è stato il prodigioso Gary Oldman nei panni di Winston Churchill ne L’ora più buia e in quelli di attore non protagonista ha trionfato Sam Rockwell, poliziotto disturbato in Tre manifesti a Ebbing, Missouri. Ma il film outsider di Martin Mcdonagh ha sbaragliato la nutrita concorrenza anche in quella del miglior film drammatico (in corsa c’erano lo Spielberg di The Post e il Guillermo Del Toro di The Shape of water che ha vinto comunque due Globi, regia e colonna sonora) e della sceneggiatura oltre a regalare meritatamente a Frances McDormand il premio di miglior attrice drammatica superando la pur brava Helen Mirren di The Leisure Seeker di Paolo Virzì.
Mentre JamesFranco ha vinto il premio come miglior attore in una commedia per The disaster artist, a sorpresa nella categoria miglior commedia o musical ha ottenuto il premio Lady Bird, storia della crescita artistica e personale di una giovane donna (interpretata da Saoirse Ronan che ha vinto nella categoria migliore attrice brillante). Il film è stato scritto e diretto da una donna, Greta Gerwig, una delle poche donne registe a Hollywood, come più volte durante la serata è stato sottolineato: "Io sono stata la prima donna a ricevere un premio come regista - ha detto Barbra Streisand - è successo più di 30 anni fa, signori, è ora di cambiare, i tempi sono maturi, time’s up", ha detto la cantante e attrice durante la premiazione.
Nelle miniserie tv successo per Big Little Lies con Nicole Kidman che ha vinto il Globo d’oro per la migliore attrice protagonista, Laura Dern quello per la migliore non protagonista. L’ultima sconfitta italiana è arrivata quando Jude Law, candidato per il suo ruolo di Papa Lenny Belardo in The Young Pope di Paolo Sorrentino, è stato battuto da Ewan McGregor candidato per la seconda stagione della miniserie Fargo nella categoria migliore attore di una miniserie tv. |