Alla fine ce ne è solo per Il capitale umano di Virzì (miglior film) e per La grande bellezza (miglior regia Paolo Sorrentino). Un sostanziale ex aequo per i due massimi contendenti ai premi David di Donatello 2014; film che dopo aver fatto il pieno di candidature ed aver riscosso il plauso di pubblico e critica, nella serata trasmessa ieri in diretta su Rai Movie e in differita su Rai 1 - sulla quale ci asteniamo da qualsivoglia commento - hanno portato a casa le statuette più ’pesanti’. Nella categoria migliori attori protagonisti vincono infatti Toni Servillo (magistrale Jep Gambardella) per il film fresco di Oscar e Valeria Bruni Tedeschi (superbamente diretta da Virzì), anche se Il capitale umano ’laurea’ migliori attori non protagonisti sia Fabrizio Gifuni che Valeria Golino.
"Avremmo festeggiato anche senza premio, io e Paolo (Sorrentino, ndr) - ha detto raggiante di felicità, con in mano il David del Film dell’anno Virzì - era già una festa essere presenti qui. Dedico il premio ai cinque registi esordienti, ai quali auguro il meglio visto che abbiamo celebrato la morte del cinema italiano a novembre-dicembre per poi festeggiarne la rinascita a febbraio - ha detto ironico - ma sono felice di far parte di questa meravigliosa famiglia". Sorrentino, dal canto suo, si è limitato a ringraziare tutti i suoi collaboratori, dagli attori alle maestranze, che hanno reso possibile la magia: "un film è sempre un prodotto di squadra, non conta solo il lavoro del regista".
A La grande bellezza vanno infatti anche altre statuette importanti: produttori (Francesca Cima e Nicola Giuliano per Indigo Film), fotografia (Luca Bigazzi), scenografia e costumi (rispettivamente Stefania Cella e Daniela Ciancio), trucco e acconciature (Maurizio Silvi e Aldo Signoretti), e migliori effetti visivi (Rodolfo Migliari e Luca della Grotta). Il capitale umano, invece, porta a casa il David per il miglior montaggio (Cecilia Zanuso) e per il fonico di presa diretta (Roberto Mozzarelli).
All’ultimo film dei Manetti Bros. Song’e Napule vanno rispettivamente il David per la miglior canzone originale A verità e quello per il miglior musicista (Aldo e Pivio de Scalzi). Pif, regista rivelazione dell’anno, vince sia il David del miglior esordio per La mafia uccide solo d’estate ("il primo film girato a Palermo senza pagare il pizzo" confessa in diretta Pierfrancesco Diliberto invitando i cineasti a fare coraggiosamente altrettanto) che il David Giovani. Miglior film dell’Unione Europea è Philomena di Stephen Frears distribuito da Lucky Red, mentre miglior film straniero è Grand Hotel Budapest di Wes Anderson (20th Century Fox).
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