A Cannes è il giorno di Abel Ferrara con il film "Welcome to New York". Protagonista Gerard Depardieu, finanziere con aspirazioni politiche che somiglia maledettamente a Dominique Strauss-Kahn. Accanto a lui, l’affascinante Jaqueline Bisset nei panni della moglie che difende, fino all’ultimo, il marito fedifrago
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Accolto con riserva dalla critica, come spesso capita ai film ispirati a fatti di cronaca pruriginosi, ma conteso al mercato del film di Cannes, Welcome to New York di Abel Ferrara s’ispira molto da vicino allo scandalo sessuale che ha travolto ed affossato l’ambizioso Dominique Strauss-Kahn. Sullo schermo, un ispirato Gerard Depardieu veste i panni del signor Devereaux, mentre il ruolo della moglie che tenta fino all’ultimo di salvare il marito fedifrago dalle accuse è la sempre bella Jacqueline Bisset. Abel Ferrara usa e rielabora le immagini di una vicenda a sfondo sessuale che ha fatto subito il grio del mondo. E lo fa esplicitamente, prendendo una posizione netta nella vicenda sul tentativo di violenza carnale ai danni di una cameriera d’albergo di New York.
Sesso e bugie, potere e tradimento, ovvero il sale delle umane vicende. Ed è di questo che parla Welcome to New York. "Fin da Shakespeare - ha concluso Gerard Deperdieu - i grandi temi della tragedia sono il sesso, il potere, il denaro. Io non amo i politici, anzi li detesto e così non amo questo personaggio ma mi sono molto divertito a ricrearne la follia autodistruttiva e a lavorare con un grande autore come Abel Ferrara". "A tutti e due - ha poi aggiunto - piacciono le cose fatte in fretta. Infatti ci abbiamo messo solo diciotto giorni a girarlo. In altre cose vado meno di fretta. Sei minuti mi sembrano davvero troppo pochi eppure in quell’albergo furono soltanto sei". Il film verrà lanciato su alcune piattaforme online e si potrà vedere su internet al prezzo di 7 euro. (Fonte Ansa)
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