L’appello è rivolto in particolar modo alla generazione dei trenta e quarantenni (TQ) chiamati a riflettere sul tema dell’assunzione di responsabilità. "Abitiamo il tempo del rimandare, in attesa di uno stato adulto che spesso non è che l’esperienza della furbizia e della legge del più forte - scrive la regista nel suo articolo - è lo statuto dell’incertezza, del chiedere permesso. Non ci riteniamo all’altezza di intervenire nel dibattito culturale del nostro Paese aspettando che da qualcuno arrivi una qualche forma di legittimazione".
All’iniziativa del 4 e 5 giugno hanno già aderito persone singole attraverso una vera e propria autoconvocazione. Sono tutte persone che al loro attivo hanno esperienza di partecipazione associativa ma che agiscono singolarmente e a titolo assolutamente personale. Le due giornate saranno articolate per gruppi di lavoro ed è possibile oltre che utile aderire fin da ora scrivendo all’indirizzo email cinema.confronto@gmail.com.
(Fonte Cinemavvenire)