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lunedì 20 aprile 2009
Primo ciak per Stefania Sandrelli regista
Iniziano oggi a Roma le riprese del film di Stefania Sandrelli Christine, una produzione CINEMA11UNDICI e Diva in collaborazione con Rai Cinema. Ispirato alla poetessa italiana Cristina da Pizzano, il film è interpretato da Amanda Sandrelli (Foto n.2) , Alessio Boni, Alessandro Haber, Roberto Herlitzka, Paola Tiziana Cruciani, Blas Roca Rey e Antonella Attili.

Le riprese dureranno 8 settimane e si svolgeranno interamente nel Lazio con l’assistenza della Fondazione Roma Lazio Filmcommission. Scritto da Giacomo Scarpelli, Marco Tiberi, Stefania Sandrelli con la supervisione di Furio Scarpelli, Christine è basato sulla figura di Cristina da Pizzano, un nome assai poco noto. Eppure Cristina è stata una figura esemplare nella storia della letteratura. Italiana, vissuta in Francia nel momento del passaggio dalla notte del Medioevo all’alba dell’Umanesimo, fu la prima donna a vivere soltanto grazie alla propria penna, cioè scrivendo e pubblicando opere poetiche.

Ma poeti si nasce o si diventa? Nel caso di Cristina fu una conquista. Precipitata da un’agiata condizione nella miseria più nera, con due figli piccoli, nell’imperversare delle lotte tra Armagnacchi e Borgognoni, Cristina ha un solo imperativo: sopravvivere. Ci riuscirà grazie alla scoperta di un dono che portava dentro di sé senza saperlo: il talento poetico. Quella di Cristina è una poesia che parla dell’anima semplice delle cose, vicina ai deboli e alle donne, in contrapposizione con la cultura del tempo esclusivamente maschile. Peripezie, battaglie intellettuali, palpiti sentimentali, gli elementi e i momenti della sua narrazione che, edificata su basi drammatiche, ha tuttavia i toni della commedia.

"Sentivo che il modo di Cristina di rimboccarsi le maniche e di affrontare quello che la vita le offriva, sia nel bene che nel male, mi apparteneva. La sentivo vicina nei momenti in cui la vita le ha offerto delle occasioni e per tutte le volte che le occasioni le sono sfuggite dalle mani - ha detto alla vigilia del primo ciak la SandrelliNel film ho deciso di partire proprio dal momento in cui Cristina resta sola per narrare la sua forza e la sua grazia, per narrare di un Medioevo femminile, fatto di colori, di intimità, di ninnananne. Cristina entrò nel mondo della scrittura che allora era vietato alle donne, riuscì ad accedere alla scrittura facendo di necessità virtù. Un percorso magico che mi ha conquistata e che sento talmente vicino da aver sentito forte il desiderio di rappresentarlo".

 
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