sabato 30 settembre 2023 ore 11:48   
Torna alla home page
 
Torna la home page Home Page La redazione Agenda Archivio notizie  Contatti 
 Aggiungi a preferiti 
 

Cerca nel sito



 

Mailing list

 Sesso: 
M F
 Età: 

indirizzo email

leggi regolamento


 

 

Realizzazione:
www. Siti.Roma.it

 

Home » Cinema » Recensioni  
lunedì 15 maggio 2023
di Claudio Fontanini
PETER VON KANT
Ozon rilegge al maschile il film di Fassbinder tra amore e possessione
Infaticabile Ozon. E’ ancora in sala Mon crime, esilarante e scoppiettante omaggio alla screewball comedy statunitense degli anni ’30, ed ecco Academy Two portare in sala la sua penultima fatica, passata a Berlino lo scorso anno in concorso e con la quale il regista torna a confrontarsi con il mito/ossessione Rainer Werner Fassbinder
Infaticabile Ozon. E’ ancora in sala Mon crime, esilarante e scoppiettante omaggio alla screewball comedy statunitense degli anni ’30, ed ecco Academy Two portare in sala la sua penultima fatica, passata a Berlino lo scorso anno in concorso e con la quale- a 22 anni da Gocce d’acqua su pietre roventi- torna a confrontarsi con il mito/ossessione Rainer Werner Fassbinder

Rilettura al maschile di Le lacrime amare di Petra Von Kant, testo teatrale e poi adattamento cinematografico firmato dall’autore tedesco nel 1972, il nuovo Ozon è una dichiarazione d’amore per il cinema (La macchina da presa vede ogni cosa) ammantata di passione, bellezza e lusso

Si comincia con l’apertura di una tenda/sipario che affaccia sulla camera da letto di Peter Von Kant (un meraviglioso Denis Ménochet), corpulento regista e sceneggiatore omosessuale che ha fatto carriera e ricevuto premi stando sempre dalla parte dei più deboli. 

Questo sullo schermo perché poi nella vita reale eccolo impegnato a dare ordini a Karl (Stefan Krepon, bravissimo), il suo schiavo silente e adorante, e a lamentarsi di una storia sentimentale appena conclusa. Sarà l’arrivo di Amir (Khalil Ben Gharbia),  un ventenne e aspirante bellissimo attore al seguito della musa del regista (Isabelle Adjani) in cerca di nuovi ruoli da interpretare, a riaccendere nell’uomo desideri sessuali e ispirazione artistica. 

Tutto girato in un appartamento che fa da palcoscenico di vita nella Colonia anni ’70, Peter Von Kant rilegge al maschile il film di Fassbinder (col mondo del cinema al posto di quella della moda) in un gioco di specchi, culturale, stilistico ed epocale, che vede Ozon assai più conciliante rispetto al suo esemplare caposaldo. 

Lettere a Romy Schneider e brindisi alla speranza, manipolazioni e scenate di gelosia, ipocrisie, regole per il successo (disciplina e umiltà) e una madre (Hanna Schygulla che fu nel cast del film di Fassbinder) e una figlia in arrivo in soccorso. 

Con quel 23enne sfacciato e libertino che diventa nel frattempo una star ingrata e che lascia filtrare i suoi sentimenti reali davanti all’obiettivo della macchina da presa. Perché le cose più belle sono quelle che durano di meno e per restare nel tempo serve più un film che la vita vera. 

Lezione artistica su amare e possedere, il film di Ozon- più autocompiaciuto che ispirato- esalta la messinscena teatrale mescolando melodramma e grottesco in un girotondo sentimentale servito alla perfezione da un cast di ottima resa.  

In sala dal 18 maggio distribuito da Academy Two          





      


Links correlati
http://www.academytwo.it

 
Segnala a un amico
Vi è piaciuto questo articolo? Avete commenti da fare?
Scrivete alla redazione
 












Foto dall’ufficio stampa

Altri articoli di interesse
20-9
Cinema
LA VERITA’ SECONDO MAUREEN K.
di Claudio Fontanini
12-9
Cinema
Assassinio a Venezia
di Claudio Fontanini
6-9
Cinema
Io Capitano
di Claudio Fontanini
5-9
Cinema
IL PIU’ BEL SECOLO DELLA MIA VITA
di Claudio Fontanini
2-9
Cinema
FELICITA’
di Claudio Fontanini
28-8
Cinema
JEANNE DU BARRY
di Claudio Fontanini
31-7
Cinema
I peggiori giorni
di Claudio Fontanini

 
© Cinespettacolo.it - Direttore Responsabile: Anna de Martino - Testata in attesa di registrazione al Tribunale di Roma