In tempi di musica omologata e cantanti plastificati, l’uscita del nuovo cd di Enrico Ruggeri è una bella notizia. Voce fuori dal coro (sì, anche in tempi di pandemia…) e testa pensante prima che artista, il cantautore milanese aggiorna la sua corposa produzione con un concept album autobiografico su una generazione che ha affrontato anni di grandi cambiamenti sociali e culturali, gonfia di ricchezze e di grandi delusioni.
Anticipato dall’omonimo brano che dà il titolo al disco e da Parte di me, il nuovo singolo da pochi giorni in radio e in digitale, La Rivoluzione (Anyway Music) è il frutto di un lavoro durato due anni. Undici brani che affrontano tematiche sociali e culturali con racconti e suggestioni esaltatati dall’inconfondibile timbro vocale di Enrico e dalla cura del suono in fase di registrazione.
Pochi strumenti, un tappeto sonoro rarefatto, violino e archi a sottolineare il pathos di una canzone unica nel suo genere: il tema è l’assenza delle persone che abbiamo amato, che diventa costante presenza nel ricordo e nel cuore racconta Enrico Ruggeri a proposito del nuovo singolo, una ballata tormentata e struggente dedicata agli affetti che sono entrati nella nostra vita e poi scomparsi lasciandoci un doloroso ricordo.
Ma è la bellissima copertina del nuovo cd- nella quale campeggia la foto della seconda Liceo dell’anno scolastico 1973-74 (Ruggeri ha frequentato il Classico Berchet a Milano)- a testimoniare lo spiritualità e la voglia di rimettere i rapporti umani al centro delle nostre vite in questo lavoro che illumina i sogni adolescenziali di una generazione tradita (Abbiamo visto nascere la lotta armata e l’eroina ma anche una stagione di musica dal ciclo irripetibile) e il bisogno urgente di nuove condivisioni umane.
Abbiamo colpevolmente alzato i toni in questi anni e ascoltato poco i nostri interlocutori - dice Ruggeri- e ora i grandi della Terra sembrano seguire la stessa strada. Cominciamo noi, nel nostro piccolo, a dare voce alla nostra coscienza civica e all’impegno del singolo. Basta con l’isteria collettiva, è’ arrivato il tempo del ragionare, dello studio e dell’approfondimento.
Sul suo nuovo disco Ruggeri promette sonorità aggressive.
Non fatevi ingannare dai primi due singoli. In realtà è un album molto rock che orgogliosamente non somiglia a nulla di ciò che ho fatto in passato. Ho avuto l’approccio di chi va ad una festa tra amici: prima i saluti e gli abbracci affettuosi, poi il frastuono che aggredisce.
Fresco vincitore del Premio Tenco dopo oltre 40 anni di carriera, Ruggeri tornerà in concerto da aprile col suo nuovo tour- prodotto da Joe & Joe- che partirà il 2 dal Teatro San Domenico di Crema per poi toccare Milano (9 aprile Teatro Nazionale), Catania (Teatro Ambasciatori il 21 aprile), Roma (Teatro Olimpico 26 aprile) e Galatina (Lecce) al Teatro Cavallino Bianco il 30 aprile. Biglietti disponibili sul circuito Ticketone.
E per l’estate tutto è affidato alle amministrazioni comunali dinamiche e interessate alla cultura (Spero che in giro per l’Italia esistano ancora persone illuminate interessate alla condivisione e alla partecipazione. Per la mia musica ho bisogno di politici coraggiosi piuttosto che di uomini impauriti dalla loro ombra).
Tracklist La Rivoluzione
1. Magna Charta
2. La Rivoluzione
3. La fine del mondo
4. Non sparate sul cantante
5. Parte di me
6. Che ne sarà di noi FEAT. FRANCESCO BIANCONI
7. Alessandro
8. Gladiatore
9. Vittime e colpevoli
10. Glam bang FEAT. SILVIO CAPECCIA
11. La mia libertà