Riunite in una vecchia casa museo alla vigilia di Natale, 7 donne scoprono che il padrone di casa è stato accoltellato mortalmente alla schiena. Tutte imparentate tra loro (ad eccezione della cameriera del sud Luisa Ranieri e di una misteriosa ex amante- Micaela Ramazzotti- ricomparsa all’improvviso) daranno vita ad una vera e propria guerra dell’inganno che a colpi di sospetti incrociati, isterismi e sotterfugi mette in scena l’arte del ribaltamento delle apparenze.
Basato su 8 Femmes di François Ozon (uscito in Italia col titolo di Otto donne e un mistero) a sua volta liberamente adattato dall’opera teatrale di Robert Thomas del 1961, 7 donne e un mistero di Alessandro Genovesi è un giallo comico ambientato negli anni ’30 ma contemporaneo nelle psicologie e nei modi di fare delle protagoniste femminili.
Chi ha ucciso quell’imprenditore anaffettivo e pieno di debiti? Sul banco degli imputati del processo familiare a porte chiuse (fuori nevica, il cancello è serrato, il telefono è fuori uso e i fili del motore dell’auto tagliati) sfilano la moglie insoddisfatta (Margherita Buy) e le figlie (Benedetta Porcaroli e Diana Del Bufalo), una cognata inacidita e sessualmente repressa (Sabrina Impacciatore ormai abbonata al ruolo) e la vecchia suocera sboccata sulla sedia a rotelle (Ornella Vanoni).
Tra chiavi sostituite e pistole nelle borsette, tisane e titoli rubati sotto il materasso, svenimenti in serie, statuette ming e lezioni di seduzione (bel duetto Ranieri-Impacciatore in una delle scene più riuscite del film) 7 donne e un mistero abbandona l’uso delle canzoni come numeri musicali del film di Ozon per concentrare il suo sguardo sul gioco d’intese e di sguardi tra attrici ben amalgamate.
Sfida generazionale di stili e movenze, il film di Genovesi (autore dello script con Lisa Nur Sultan) sfoggia i magnifici costumi colorati di Francesca Sartori e soffre un po’ la mancanza di ritmo dovuto all’impostazione teatrale dell’insieme. Si ride con l’impertinenza misurata della Vanoni che fa la Vanoni e del tentativo di uscire fuori dagli schemi precostituiti di una femminilità che, alla fine, unisce le forze nel nome di un’imprevista solidarietà.
In sala dal 25 dicembre distribuito da Warner Bros