Piattaforme in streaming e consumo casalingo di film stanno lentamente cambiando le abitudini degli spettatori di cinema e nel nome della resistenza delle sale cinematografiche ecco in bella mostra, sulla copertina del nuovo Morandini, il Nanni Moretti di Tre piani.
Con l’autore romano che ha aspettato oltre un anno per l’uscita del suo nuovo film non piegandosi alle strategie e alla logica dell’home video. Dizionario dei film e delle serie televisive, pubblicato da Zanichelli (27 000 film nella versione digitale - 16 000 su carta- 1400 serie tv, 950 cortometraggi) il Morandini 2022 sceglie il film di Moretti come il più rappresentativo della stagione cinematografica assegnandogli 4 stelle di valutazione critica su un massimo di 5.
Nella sua opera, si legge nella minirecensione, Moretti illustra, disegna e colora un ambiente sociale (simbolicamente un condominio), un’umanità tremenda, costituita da personaggi sgradevoli che fanno e dicono cose per lo più sbagliate, egoistiche, talvolta amorali, spesso criticabili… Poi piano piano però entra nel vivo della vicenda in prima persona e dona a ogni personaggio una chance: la possibilità di evolvere, di maturare, di uscire dai cliché di ruoli precostituiti, predefiniti e anche di riscattarsi. Non esiste quindi un destino dal quale non sia possibile prescindere, del quale si è schiavi. La possibilità di interrompere la catena dei danni fatti o subiti esiste, prendendone atto e andando avanti. Aperto ma ottimista, il finale guarda al futuro, che non è roseo ma potrebbe diventarlo.
A sottolineare la diversità di fruizione dei film con la quale ci si trova a confrontarsi, balza agli occhi la mancanza del gradimento del pubblico, accanto al giudizio critico, in alcune schede di nuove pellicole. La causa è un audience molto più difficile da misurare come spiega Luisa Morandini che firma il dizionario insieme a Laura e Morando Morandini.
Ma la qualità fortunatamente resiste e allora oltre ai magnifici Luca (sa parlare con grande raffinatezza sia ai grandi che ai piccini dell’istinto di cercare un futuro migliore, del bisogno di sentirsi accettati, di accoglienza, dell’amicizia che sconfigge il mostro del diverso) e Soul della Pixar (La storia è ricca di personaggi memorabili, raffinati, colti, di situazioni sublimi e teologiche, il tutto tenuto insieme da una dialettica fertile) ecco una bella serie di documentari come La cordigliera dei sogni (4 stelle) ultimo capitolo della trilogia del cileno Patricio Guzmán, Molecole di Andrea Segre (4 stelle) e Marx può aspettare di Marco Bellocchio (4 stelle). Poi gli omaggi a grandi artisti come Paolo Conte - Vieni via con me di Giorgio Verdelli e Per Lucio di Pietro Marcello (3,5 stelle a entrambi).
Tra gli altri film 4 stelle anche al pluripremiato Nomadland di Chloè Zhao (Oscar, Leone d’Oro e Golden Globe), a La terra dei figli di Claudio Cupellini (uno dei film di genere postapocalittico – innovativo in Italia – più interessanti degli ultimi anni), a The Father di Florian Zeller con un monumentale Anthony Hopkins e a Judas and the Black Messiah di Shaka King. Delude invece Old, l’ultima fatica di M. Night Shyamalan, il regista de Il Sesto senso. Per il Morandini “È una baracconata mal recitata che occhieggia goffamente alla serie TV Lost”. Per lui una sola stella. Mezza stella in meno rispetto al deludente blockbuster Wonder Woman 1984 (1,5). Nemmeno Salvatores convince, il suo Comedians raccoglie solo 2 stelle: “Il risultato finale di un testo fortemente politico e capace di stimolare riflessioni appare datato (critica sociale del passato) e un po’ greve nella sua staticità (lo spettatore non viene coinvolto)”.
Dizionario dei film e delle serie televisive
2080 pagine, Zanichelli editore
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