Ad inaugurare MioCinema.it, la prima piattaforma digitale dedicata al cinema d’autore nata da un’idea condivisa di Lucky Red, Circuito Cinema e MYmovies, arriva uno dei film più belli della stagione. Premio della Giuria a Cannes, candidato all’Oscar come miglior film straniero, Premio Miglior Rivelazione agli European Film Awards e trionfatore ai César, I miserabili- ispirato alle sommosse parigine del 2005- è il magnifico esordio dietro la macchina da presa di Ladj Ly.
Girato esattamente dove Victor Hugo aveva ambientato il suo romanzo- a Montfermeil, nella periferia a un’ora dal centro di Parigi- ecco un inesorabile tutti contro tutti nel quale in gioco c’è la sopravvivenza. Teso ed avvincente, problematico e politico, I miserabili è una vera e propria corsa contro il tempo per cercare di scongiurare l’irreparabile.
Un furto di un leoncino consumato ai danni di un circo gitano in un quartiere polveriera dove si mescolano razze e religioni, colori della pelle ed interessi, scatena una caccia all’uomo (e al bambino) nel quale vengono a galla piccoli traffici, compromessi e taciti accordi. Quelli tra i dei vari clan della zona e un gruppo di poliziotti impegnati nel controllo quotidiano dell’infuocato territorio.
Con uno di loro (l’ottimo Damien Bonnard) appena catapultato in quella zona da guerra da Cherbourg per seguire il figlio in affido alla ex moglie. Sarà lui la faccia onesta di uno Stato che fa della necessità il lasciapassare alla prevaricazione e alla negazione di ogni libertà individuale (vi ricorda qualcosa?). Con i veterani della squadra anticrimine che invitano alla coesione e alla logica del gruppo (Senza squadra siamo soli) mentre tra bande che si fronteggiano e ragazzini in odore di rivolta c’è chi prova a far rispettare le regole.
Rispetto e paura, clandestini e sorvegliati speciali, corano e kalashnikov. Con un drone pilotato da un ragazzino che sorveglia dall’alto movimenti e soprusi ed è l’ago della bilancia per provare a ristabilire i confini tra bene e male. Ma forse è troppo tardi e poi- come si legge nella didascalia finale di Hugo- non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi ma solo cattivi coltivatori.
Autentico e sincero (il regista proviene dal documentario sul campo ed è nato e vive nella realtà che descrive), privo di retorica e pregiudizi e adrenalinico nell’ultima mezzora (l’assalto finale nel palazzone fatiscente è da antologia per ritmo e costruzione delle inquadrature) questo affresco sui miserabili del nuovo millennio lascia il segno e sventola alta la bandiera del cinema militante.
Un po’ come accadde con L’odio, il magnifico e brutale film del 1995 di Mathieu Kassovitz sul rapporto tra violenza urbana e polizia, anche I miserabili di Ladj Ly (il film parte da un corto del 2017 e diventerà una trilogia) mette in scena i meccanismi del potere territoriale e della rivolta sociale senza sconti e concessioni di parte. Perché prima o poi il conto arriva. Per tutti. E in quel momento è bene sapere da che parte stare. E’ una questione di responsabilità e di scelte individuali che non fa rima con vittimismo e faziosità. Da non perdere. Oltre che su MioCinema.it il film sarà disponibile in Pay per View su Sky Primafila Premiere.
On demand dal 18 maggio distribuito da Lucky Red