In principio fu Piccole bugie tra amici, era il
2010. A nove anni di distanza il regista
Guillaume Canet tenta di bissare il successo della precedente pellicola con
Grandi bugie tra amici commedia ironica, a tratti cinica inno all’amicizia
ritrovata.
In questa nuova avventura ritroviamo Max il fulcro
su cui ruota la vicenda; triste e sconsolato, fresco di separazione da Vero si
rifugia nella sua casa al mare in cerca di tranquillità.Afflitto da gravi problemi finanziari Max ha deciso
in gran segreto, sia pure a malincuore, di mettere in vendita la proprietà.
Ma i suoi migliori amici, che non vede ormai da anni,
decidono di fargli una sorpresa in occasione del suo 60mo compleanno.
L’accoglienza di Max non è delle migliori e questo innescherà una serie di
situazioni inattese che suggelleranno ancor più il legame tra tutti i
componenti della banda. E Max alla fine ritroverà il sorriso, accanto alla sua
nuova compagna Sabine.
Pur affrontando la tematica di Piccole bugie.. (sia
pure da diversa angolazione) questa nuova pellicola Canet, lungi dall’essere
una pedissequa ripetizione, si rivela un’operazione dotata di grande freschezza
e autenticità ed evidenza le abili capacità del regista a pieno agio con un
soggetto di ampio respiro.
Film corale, ben orchestrato, equilibrato nel
concedere ad ogni personaggio il suo giusto spazio, ha alla base un grande
lavoro sulle sfaccettature dei caratteri; tendenzialmente logorroico ma dai
dialoghi brillanti con botta e risposta a volte divertenti, mai banali.
Ed è altresì curioso ritrovare gli stessi
protagonisti e vedere quali cambiamenti sono sopraggiunti nelle loro esistenze.
Disillusi, nevrotici, alle prese ciascuno con i suoi
problemi, alcuni nella nuova veste di genitori, questa banda scombinata e
scalcinata conquista per i suoi contrasti, le sue intemperanze e
contraddizioni. Così come per l’affetto e lo spirito di gruppo che la
contraddistingue.
Fedele al motto che squadra che vince non cambia, il
regista ripropone lo stesso cast di attori strepitosi e in stato di grazia,
eccezion fatta per Ludo (Jean Dujardin) che muore nel primo capitolo ma che
riappare sorridente nel ricordo di Max nel malinconico finale e una new entry,
Clementine Baert nel ruolo della nuova compagna di Max.
Cosi l’ottimo François Cluzet torna a vestire i
panni del protagonista affiancato, tra gli altri da Marion Cotillard, una
Marie nevrotica e irrequieta da cui è sempre più attratto Eric (Gilles
Lellouch), mentre Vincent (Benoit Magimel) ex di Isabelle ha fatto outing e ha ora un fidanzato
Alex ma non disdegna una notte d’amore con la moglie.
Una girandola di eccessi e situazioni, con sfiziosi
ed esilaranti siparietti come quelli tra Eric e la bambinaia di sua figlia, in
cui amicizia e affetto sembrano trionfare, in un finale aperto alla speranza.
Perché, come dirà a un certo punto il simpatico Antoine (Laurent Lafitte della Comedie Française) i veri amici non sono
quelli che ci sono sempre, ma quelli presenti nel momento del bisogno.
In sala dal 12 settembre
2019 distribuito da Bim Distribuzione