Il drammatico annuncio - come riporta l’Adnkronos - Rodolfo Laganà lo ha fatto ieri nella sede della Regione Lazio, in occasione del convegno "Stare bene è un diritto, realizzarlo è un dovere", organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, con l’Associazione Animo, con l’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e con il Policlinico Universitario di Tor Vergata, con lo scopo di sensibilizzare cittadini e istituzioni su questa grave malattia del sistema nervoso centrale che colpisce per lo più i giovani e le donne.
"Ho scoperto la malattia dopo un percorso, il primo sintomo è stato un dolore alla gamba; la gamba non si rimetteva a posto, abbiamo fatto degli approfondimenti, una risonanza, ed è emerso che avevo questo principio di sclerosi; da li è nata tutta la trafila" spiega il popolare attore romano che, a quanti soffrono della sua stessa patologia, dice: "Non è bello quando scopri una cosa così, però ho capito che ci si può convivere, si può stare sereni. Soprattutto non ci si deve chiudere perchè se lo si fa la situazione peggiora, anche dal punto di vista clinico. Parlarne e condividerla può aiutare tanto".
L’attore, nato professionalmente parlando nel laboratorio teatrale di Gigi Proietti con alcuni colleghi oggi famosi - come Massimo Wertmuller, Paola Tiziana Cruciani, Giorgio Tirabassi, Pino Insegno e Patrizia Loreti - fondò un gruppo comico con cui partecipò a diverse trasmissioni televisive. E dopo lo scioglimento nel 1984 vennero il cinema e la tv. Fra gli ultimi impegni sul grande schermo "La vita è una cosa meravigliosa" (2010) e "Tutti al mare" (2011) mentre in televisione è stato da pochissimo fra gli interpreti di "Trilussa - Storia d’amore e di poesia".
"Ho scelto di fare il comico: Una professione che amo sopratutto perchè mi porta a diretto contatto con la gente, dandomi la possibilità di regalare un sorriso e di dar loro messaggi di solidarietà" spiega Laganà, volto pacioso sempre sorridente, sottolineando con forza di voler mantenere pienamente il suo impegno professionale nonostante la malattia. "Nella mia vita professionale non voglio che cambi qualcosa, continuerò a fare l’attore con tutte le mie forze e cercherò di superare tutti gli ostacoli che si presenteranno quando si creerà il probema. Magari su certi lavori potrò dire ’non lo so se sono in grado di farlo’ ma io penso di poter fare tutto e comunque vado avanti, in quella che è la mia vita e il mio mestiere". Noi non possiamo fare altro che abbracciarlo virtualmente e augurargli forza.
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