Si è spento ieri l’attore americano novantottenne che interpretò il ruolo del ’brutto’ nello western spaghetti di Sergio Leone "Il buono, il brutto e il cattivo" (1966). Eli Wallach, caratterista di spessore ed esordiente di lusso diretto da Elia Kazan in "Baby Doll", aveva ricevuto l’Oscar alla carriera nel 2011 senza mai aver avuto una nomination
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Wallach fu tra i primi allievi dell’Actor’s Studio di Lee Strasberg. Nato a Brooklyn il 7 dicembre 1915 esordì a Broadway nel ’45, e calcò il proscenio per diversi anni. Il suo esordio sul grande schermo è datato 1956 con Baby Doll - La bambola viva regia di Elia Kazan. Per lil suo volto dai tratti marcati, Wallach fu impegnato moltissimo in ruoli da cattivo nei film western: dal capobanda messicano de I magnifici sette al rapinatore di treni ne La conquista del West. Tra le altre apparizioni celebri, un ruolo accanto alla Monroe in Gli spostati di John Houston, e Come rubare un milione di dollari e vivere felice. di William Wyler
Nel ’66 la svolta del western spaghetti. Sergio Leone lo chiama per affiancare il ’biondo’ Clint Eastwood e Lee Van Cleef ne Il buono, il brutto, il cattivo. E per i cinefili diventa Tuco. Nel ’68 gira con Colizzi i Quattro dell’Ave Maria accanto alla coppia Bud Spencer-Terence Hill, e nel ‘71 Viva la muerte... tua! di Duccio Tessari. Le collaborazioni italiane di Wallach non finiscono qui. E includono nel 1973 L’ultima chance con Ursula Andress, nel 1975 Attenti al buffone di Alberto Bevilacqua e Sergio Corbucci il quale, dopo il western Il bianco il giallo il nero, nel ’78 affida a Wallach un ruolo nel poliziesco Squadra antimafia.
Sempre attivo tra cinema e televisione - nel 2010 ha girato con Polanski ne L’uomo nell’ombra e con Oliver Stone il sequel di Wall Street - Eli Wallach ha collaborato con Francis Ford Coppola ne Il padrino - Parte III, e nel 2003 appare in un cameo nel film di Clint Eastwood Mystic River. In uno dei suoi ultimi lavori, L’amore non va in vacanza commedia romantica di Nancy Meyers (2006), Wallach interpreta il ruolo di un vecchio sceneggiatore di film d’autore al quale Hollywood decide di rendere omaggio, promuovendo una serata in suo onore per togliere l’anziano dall’oblio. Un ruolo ruolo piccolo ma intenso, interpretato da Wallach con ruvida gaiezza e soave ironia. Il suo sorriso (per niente cattivo) ci mancherà. (Fonte Adnkronos) |