Quanto ci sia di personale e quanto di inventato nel film non è dato saperlo. Possiamo solo immaginare l’odissea psico-emotiva. Certo è che "Incompresa" il terzo film da regista di Asia Argento, a Cannes nella sezione Un Certain Regard, mette in scena una storia molto simile a quella dell’autrice, figlia del regista Dario Argento e dell’attrice Daria Nicolodi
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"Se avessi voluto fare un film autobiografico avrei fatto un documentario. Questo è un film che parla di tutti: io a quelli che dicono di aver avuto un’infanzia felicissima non ci ho mai creduto". Taglia la testa al toro, Asia Argento. E col piglio caparbio e tosto che la contraddistingue, spazza via dubbi e interrogativi. Ma chi mai si sarebbe immaginato di vedere un film così, da parte dell’ex enfant terrible Asia?. Un lavoro tra le cui pieghe sono disseminati i vari perché l’attrice-regista sia diventata, col tempo, una creatura circondata da un alone dark. Tutto partirebbe dall’infanzia, dalla linfa succhiata a suo tempo dalle radici familiari - il regista horror Dario, suo padre, e l’attrice alternativa Daria Nicolodi, la madre - interpretati sullo schermo da Gabriel Garko e Charlotte Gainsbourg.
"In
Italia le famiglie sono sempre rappresentate in maniera
perfetta, edulcorata: ma io a quelle storie, a quelle famiglie non ci credo, perché
nè io né i miei amici le abbiamo vissute. Oggi, poi, credo
che sia ancora peggio. Per questo avevo voglia di raccontare un po’ di
verità, la verità dei bambini". Incompresa è ambientato negli anni Ottanta (gli stessi vissuti da Asia adolescente) ed ha per protagonista Aria (Giulia Salerno) bimba buona che, dopo aver assistito al divorzio dei due genitori - padre attore e madre pianista - viene sballottata tra le case alternative dell’uno e dell’altro genitore.
"E’ come un romanzo raccontato in prima persona - spiega la regista, che ha usato la soggettiva ’rubando’ dalla cinematografia di Truffaut e Bergman - il film è dedicato ai bambini, ed è il loro punto di vista che mi interessa". Aria, curiosa e ricca talento, fin da subito intuisce che può fare quel che vuole, così, tra una madre piena di amanti e un padre superstizioso, imparerà a farcela da sola. E a crescere sulla propria pelle, tra amori impossibili e giochi trasgressivi, amiche del cuore e gatti neri, tentativi di suicidio e arresti.
Incompresa prodotto da Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Wildside con Rai Cinema, include nel cast anche Max Gazzè e Gianmarco Tognazzi. E, tra finzione e realtà, mostra coincidenze impossibili da non notare. Uscirà il 5 giugno distribuito da 01 e si chiude con una frase rivolta al pubblico, mormorata a voce ferma dalla talentuosa protagonista, che suona come un invito. O come una richiesta di pace: ’’Non per fare la vittima, ma perché mi conosciate meglio e magari siate più gentili con me’’. (Fonte Ansa)
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