"L’Italia è come un’adolescente, in crisi di crescere che deve ancora capire dove andare. Ma questa è una fiaba e ciascuno può trovarci le metafore che vuole". Così Alice Rohrwacher che oggi è di scena sulla croisette con il suo Le Meraviglie unico film italiano in concorso al 67 festival di Cannes, che sarà in sala dal 22 maggio con Bim, interpretato da sua sorella Alba Rohrwacher. "Mi ha aiutato molto, è proprio la mia sorella maggiore e anche nella scrittura della sceneggiatura è stata importante nella descrizione del personaggio principale del film, l’adolescente Gelsomina (Maria Alexandra Lungu) che è apicultrice con il padre e tutta la famiglia nella campagna tra Umbria, Lazio e Toscana".
Il film coincide in parte con la storia delle sorelle Rohrwacher, e tra vita rurale e fiction, mette in scena una bella storia di sentimenti e crescita: la protagonista è una ragazza che vive in un paese rurale, quasi tagliata fuori dal mondo, e sarà costretta a fare i conti con la vita che bussa alla porta, prepotente, sotto forma di un concorso tv a premi, il Paese delle meraviglie, condotto da Milly Catena (Monica Bellucci). "Io in campagna ci vivo ancora - ha chiosato la Rohrwacher - e la questione non è se è un film autobiografico o meno, non è interessante fermarsi solo a questo. MI interessava mostrare come la vita e il lavoro di campagna fossero collegati". Le Meraviglie racconta del faticoso travaglio con gli animali (protagoniste assolute sono le api, presenti anche nel manifesto del film) e l’amore tra un padre e le sue figlie, che diventano metafora delle difficoltà del vivere oggi. (Fonte Ansa)
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