Si annuncia come uno degli appuntamenti più attesi di primavera newyorkese, la retrospettiva che Luce-Cinecittà e MoMA dedicano, presso i Roy and Niuta Titus Theaters, a Marco Bellocchio. Una panoramica complessiva, che inaugura il 16 aprile con l’incontro con la stampa locale e la proiezione serale de Il regista di matrimoni, e che fino al 7 maggio farà il punto su un autore all’attenzione di critica e pubblico americani sin dal clamoroso esordio de I pugni in tasca, nel ’65, e che ha visto nel tempo periodici, notevoli ritorni di interesse, coincidenti con svolte espressive ma anche con i mutamenti sociali e di costume dell’audience statunitense, che hanno fatto di Bellocchio un cineasta tributario di un culto costante negli States, ma non interamente conosciuto.
Dal folgorante esordio de I pugni in tasca al recente Bella addormentata, passando dal confronto politico di La Cina è vicina, ai corpo a corpo con classici amati della letteratura e del teatro come Diavolo in corpo, Enrico IV, La balia, Il Principe di Homburg, agli exploit espressivi degli anni 2000, con capolavori come L’ora di religione, Buongiorno, notte, e Vincere, l’opera di Bellocchio si racconterà – in copie tutte 35mm – con il portato di uno sguardo preciso e mobile, corrosivo e partecipato, mutevole come il tempo che ha radiografato; il segno di un cinema eccezionalmente riconoscibile, insieme radicale e spettacolare, in cui possono convivere opposizioni come la Storia e la psiche, la lucida analisi e il gioco.
Per l’occasione, Luce-Cinecittà con la Ripley’s Film di Angelo Draicchio ha curato il restauro di due pellicole: Vacanze in Val Trebbia (1980) e Gli Occhi, la bocca (1982); due episodi peraltro più che peculiari del percorso artistico di Bellocchio. Il 17 aprile, presso l’Istituto italiano di Cultura di NY, sarà presentato il volume Morale e bellezza – Marco Bellocchio, curato da Sergio Toffetti e pubblicato da Luce-Cinecittà e Centro Sperimentale di Cinematografia. Più di una guida alla retrospettiva: in italiano e inglese, intessuta di saggi storico-critici, interviste e testimonianze – di collaboratori, attori, sodali del regista – e un ricco corredo fotografico e iconografico (in cui si segnalano le riproduzioni di dipinti e bozzetti di Bellocchio) un’opera autonoma e preziosa che ripropone la vocazione multiespressiva del suo cinema, tra pittura, musica, Opera, recitazione, e autobiografia.
Dal 6 giugno, grazie al progetto Cinema made in Italy, avrà inizio la distribuzione nelle sale della Grande Mela di Bella addormentata. Un’iniziativa importante di programmazione regolare, accanto e usando come volano il grande evento espositivo, per dare continuità di visione al nostro cinema nelle sale degli USA. Marco Bellocchio sarà presente a New York il 16 aprile per l’inaugurazione della retrospettiva, insieme a Pier Giorgio Bellocchio e Maya Sansa, e all’incontro del 17 aprile all’Istituto italiano di Cultura. |