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mercoledì 1 marzo 2006
Un “caimano"… da paura
Dal trailer alle polemiche, il film di Nanni Moretti in uscita il 24 marzo scalda già gli animi
Da qualche giorno nelle sale viene proiettato il trailer de "Il caimano" il film di Nanni Moretti in uscita il 24 marzo distribuito da Mikado. Il trailer dura circa un minuto e mezzo e mostra i primi piani di gran parte del cast: Silvio Orlando, Margherita Buy, Jasmine Trinca, Michele Placido, Carlo Mazzacurati nei panni di un cameriere, Valerio Mastandrea in quelli di un finanziere, Elio De Capitani somigliante al premier Berlusconi, Anna Bonaiuto nelle vesti di un magistrato, Tony Bertorelli, Cecilia Dazzi e Giuliano Montaldo. Manca Nanni Moretti, ma

Da qualche giorno nelle sale viene proiettato il trailer de Il caimano il film di Nanni Moretti in uscita il 24 marzo distribuito da Mikado. Il trailer dura circa un minuto e mezzo e mostra i primi piani di gran parte del cast: Silvio Orlando, Margherita Buy, Jasmine Trinca, Michele Placido, Carlo Mazzacurati nei panni di un cameriere, Valerio Mastandrea in quelli di un finanziere, Elio De Capitani somigliante al premier Berlusconi, Anna Bonaiuto nelle vesti di un magistrato, Tony Bertorelli, Cecilia Dazzi e Giuliano Montaldo. Manca Nanni Moretti, ma una sua breve apparizione nel film è data come probabile. Ad accompagnare queste immagini la canzone Ya Rayha, cantata da Khaled, Rachid Taha e Faudel, mentre la colonna sonora è composta da Franco Piersanti.

Silvio Orlando intervistato da Repubblica, parla di “un film complicato, con tanti strati e livelli, ma è molto comico e io per primo mi sono fatto un sacco di risate leggendo la sceneggiatura. Mi ha riempito di gioia, erano anni che aspettavo una commedia, diciamo pure una farsa, che avesse come questa anche uno spessore drammatico”. Il Foglio, invece, scrive di scene girate tra Roma, Milano e le spiagge di Sabaudia e tenta di  svelare la trama: “All’interno del film sono presenti una serie di altri film. Ognuno con un suo regista. Il caimano è Silvio Orlando. Ha un ruolo preciso è lui che controlla, che appare nelle scene spesso senza dire nulla. Vigila su ciò che accade. Si guarda in giro e quando c’è qualcosa che a lui non quadra, ferma tutto, blocca il film nel film. Perché il film deve essere proprio come vuole lui”.
 
Intanto però, Daniele Capezzone, segretario dei Radicali italiani, dai microfoni di Radio Città Futura, invita il regista Moretti a ritardare l’uscita de Il caimano: “A due settimane dalle elezioni mettere in circolazione un film antiberlusconiano potrebbe rivelarsi un boomerang come fu per Bush quello di Michael Moore. Nanni Moretti ci pensi, potrebbe rinviarne l’uscita. Altrimenti tra film morettiano e possibili avvisi di garanzia dell’ultimo minuto, si rischia di consegnare al presidente del Consiglio argomenti utili per la fase finale della sua campagna elettorale”.

Contro la proposta lanciata da Capezzone si schiera il regista Mario Monicelli intervistato da La Stampa: “Trovo assurdo che un film venga in qualche modo sottoposto alle logiche di una consultazione elettorale. Credo non sia giusto farlo, una pellicola è pur sempre un’opera d’ingegno, deve seguire il suo corso naturale, non può essere piegata ad elucubrazioni e valutazioni politiche, alla necessità di ottenere un voto in più o in meno, Dovrà essere la gente a decidere se Berlusconi avrà bisogno di scavarsi la fossa - conclude Monicelli - oppure di costruirsi un nuovo piedistallo. Non saremo certo noi cinematografari a influire su questa scelte. Insomma i registi facciano il loro lavoro, scelgano di far uscire i propri film quando ritengono che siano pronti per affrontare il giudizio del pubblico”.

Ma il riformista Emanuele Macaluso non se la sente di giudicare in anticipo il film ma solo il suo autore che “non è uno sprovveduto propagandista ma un cineasta fine”. Critica però la demonizzazione del premier  “che è assolutamente controproducente. La gente ha già capito da sola che Berlusconi è stato disastroso. Ciò che ancora non ha capito è se noi saremo capaci a governare bene e con un’unità tale da garantire certe scelte. Di questo dobbiamo parlare agli elettori ”.

(Fonte: news.cinecitta.com e altri)

 
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