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venerdì 24 maggio 2019
di Cristina Giovannini
Pallottole in libertà
Pellicola pseudo demenziale priva di vis comica

Un innocente che esce di prigione e decide di commettere il crimine per il quale è stato condannato; una madre che racconta al figlio storie improbabili sulle prodezze di suo padre poliziotto morto in servizio per mantenerne vivo il ricordo, salvo poi scoprire che non era l’uomo che pensava di amare.
Diretto da Pierre Salvadori Pallottole in libertà è un film che si articola su differenti registri una via di mezzo tra il thriller, la commedia e l’action movie.

Protagonisti Pio Marmai nel ruolo principale di Antoine affiancato da Adèle Haenel in quello di Yvonne; ma nel cast ritroviamo anche Audrey Tautou, la famosa Amelie, nel ruolo di Agnes la moglie di Antoine.

Tutta la vicenda si svolge in una cittadina della Costa Azzurra.
La detective Yvonne Santi, rimasta vedova da poco scopre che suo marito Jean eroe locale e capitano della polizia nella realtà non è stato l’uomo coraggioso che lei credeva.
La scoperta, infatti, che suo marito abbia mandato in prigione per otto anni l’innocente Antoine Parent usato come capro espiatorio, la manda in tilt e fa crollare tutte le sue certezze.
Yvonne è così decisa ad aiutare Antoine ad uscire di prigione ed è disposta a tutto persino a mentire. Dall’incontro tra i due si scateneranno una serie di situazioni paradossali e pericolose.

Sconfinando spesso nel terreno del demenziale ma senza riuscire a divertire come ci si aspetterebbe, la pellicola di Salvadori spinge sul tasto del surreale con la presunzione, però, di voler affrontare tematiche di un certo spessore come l’ingiustizia e i sensi di colpa, verità e menzogna.

Il tutto attraverso una trama mossa e variegata, costellata da una galleria di personaggi improbabili come Louis l’amico di famiglia e collega poliziotto, un sempliciotto perennemente imbambolato da sempre innamorato di Yvonne e da quest’ultima manipolato, o lo psicopatico che trascina alla stazione di Polizia i resti di sua zia in sacchetti di plastica senza che alcuno gli presti attenzione.

Come intermezzo a una storia tutta strampalata a base di bugie, malintesi ed equivoci ecco poi i racconti che Yvonne fa al figlio la sera che vengono tradotti in immagini a base di rocambolesche scene d’azione in cui Jean Santi viene rappresentato come un super eroe che spara e ammazza i cattivi, butta giù porte a calci diventa protagonista di azioni da cui esce sempre integro.
Forse l’unica con un po’ di equilibrio è Agnes,  che intuisce il desiderio di vendetta del marito e cerca con rigore e forza di proteggerlo perché non compia atti insensati.

Improbabile, a tratti noioso e deludente Pallottole in libertà  promette ma non mantiene sciogliendosi ben presto come neve al sole.

In sala dal 30 maggio 2019 distribuito da Europictures





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