La ragazza dei tulipani (Tulip Fever) diretto dall’inglese Justin Chadwick (L’altra donna del re, Mandela: Long Walk to Freedom), è tratto dal romanzo best seller di Deborah Moggach e da lei sceneggiato col drammaturgo e regista Tom Stoppard, con un eccezionale cast internazionale e una resa formale e tecnica ineccepibile ma, purtroppo, non totalmente convincente.
Nella Amsterdam del XVII secolo, colpita dalla febbre del tulipano, il ricco e comprensivo mercante Cornelis Sandvoort (un’inedito Christoph Waltz) sposa la giovane Sophia (Alicia Vikander), giovane orfana cresciuta in un convento.
Nella spasmodica attesa di un erede, la coppia posa davanti al giovane e talentuoso pittore Jan van Loos (Dane de Haan) per un ritratto che sconvolgerà le loro vite. Infatti, Sophia si innamorerà perdutamente – ricambiata - del pittore, e i due escogiteranno un complicato piano per vivere la loro passione clandestina. Con l’aiuto della cameriera Maria (Holliday Grainger), la donna che narra la loro storia in cui è coinvolta in prima persona.
La storia è degna del classico melodramma di lusso ma, se le ambizioni volano alto, il film molto meno. Il riferimento diretto (messo in risalto dal titolo italiano) è La ragazza con l’orecchino di perla (soprattutto nella confezione e nel cast), ma si tratta del classico mélo in costume, poco coinvolgente e senz’anima. Infatti, il film si rivela freddo e distaccato, tanto da non suscitare le emozioni e le passioni che racconta (promette). La svedese Vikander è perfetta nei costumi d’epoca come già aveva dimostrato nel suo film di lancio internazionale Royal Affair e successivamente in Anna Karenina di Joe Wright, sempre sceneggiato da Stoppard.
Quindi il quadro non è riuscito ma la cornice è ottima, grazie anche alla fotografia di Eigil Bryld (che ricrea l’atmosfera dell’Olanda di allora ispirandosi ai maestri della pittura fiamminga), alle scenografie di Roxana Alexandru, Will Coubrough, Bill Crutcher, Nick Dent e Rebecca Alleway, e ai costumi di Michael O’Connor. Le musiche sono del famoso e prolifico Danny Elfman, collaboratore tra gli altri di Tim Burton, e il montaggio di Rick Russell. E sicuramente verranno almeno nominati alla cerimonia degli Oscar 2019.
Nel cast anche la grande Judi Dench (la Badessa), Zach Galifianakis (Gerritt) e Tom Hollander (Dr. Sorgh).
Nelle sale italiane dal 6 settembre distribuito da Altre Storie